Successo e riflessioni per un invito a camminare insieme
“Il popolo di Casamassima, durante questo episodio di brutale aggressione, scelse l’onore e la libertà. Rifiutò la sottomissione alla violenta ingordigia dei prepotenti e scrisse una indelebile pagina di gloria nella storia. L’identità di Casamassima è impregnata di questi nobili valori, a cui dobbiamo continuare a mantenere fede. Noi Casamassimesi, con i nostri comportamenti, le decisioni e nella nostra quotidianità, dobbiamo mantenere alto il valore di questo gesto eroico, compiuto dai nostri avi. Dobbiamo sempre, con orgoglio, impegnarci ad essere uniti e fieri del nostro passato. Solo così operando, apriremo le porte a grandi prospettive di crescita e di pace, per noi e i nostri figli.”
Congedato Corrado IV di Svevia, è calato un silenzio tombalefra il pubblico attonito catturato dalle inaspettate scene di combattimento con spade infuocate, inseguimenti e lo spettacolare incendio del campanile, e così si è concluso con un lungo e fragoroso applauso l’attesissimo Assalto alla Torre Campanaria, rievocazione del più toccante e cruento episodio della storia locale avvenuto nel 1348. Descritto più volte in libri sulla storia casamassimese, in vari articoli e social, e ormai sempre più conosciuto grazie al percorso iniziato dalla Pro Loco un paio di anni fa con incontri sul temaè stato finalmente portato in scena con la riuscita rievocazione che sarà sicuramente ampliata e perfezionata, considerato il successo,l’entusiastica partecipazione degli attori, i tantissimi elogi, echissà, forse l’inizio di un percorso di rinnovato orgoglio.
Esemplificativo è il monito di chiusura della rappresentazione, con cui abbiamo iniziato questo articolo, con l’invito alla riflessione e all’esame di coscienza che metta al bando la dispersione sociale e umana che da troppi anni sta attanagliando la nostra comunità. Un invito a camminare insieme che deve partire dalle scuole, ponendo ad esempio proprio il sacrificio dei loro avi, e che le istituzioni dovrebbero fare proprioponendosi a paladini della difesa dell’identità e dei valori di solidarietà. In un’antica traduzione della frase di Cicerone, come riportatagià nel 1996 in una delle Targhe Storiche postedalla Pro Loco in Vico Piccolo per celebrare l’indizione(censimento) del 1385, si parla di figli, che altri non sono che i cittadini liberi, come si è preferito tradurre per un indirizzo più moderno e incisivo. Ritornando alla rievocazione, ricordiamo che è stata visionata dallo storico prof. Giuseppe Gadaleta, sceneggiata dal Presidente Pro Loco arch. Antonio Pastore e diretta dall’attore dell’ACCA Gerardo Gintilicon la partecipazione e collaborazione di tanti altri che abbiamo elencato nello scorso numero.
Tantissimi i commenti positivi, complimenti e incoraggiamenti, ma vengono accettate anche le osservazioni che invitano a migliorare, proprio perché è piaciuta tanto, come impegnarsi per un audio migliore e una maggiore visibilità per tutto il pubblico presente, penalizzato ad esempio dai tanti fotografi e reporter che muovendosi per le riprese, ostacolavano la visione complessiva. Tra i consigli quello di munire solo 2-3 addetti alle riprese con dei pass. Graditissima tuttavia la presenza di TeleNorba che ha mandato in onda il servizio più volte.
Sicuramente la prossima edizione, vedrà una scenografia più grande e la partecipazione di un maggior numero di figuranti-attori, necessitando quindi di uno spazio più grande di quello limitato del marciapiede dinanzi la chiesa del Purgatorio. E qui sorge di nuovo la necessità della unificazione dei due marciapiedi con il riempimento e ripavimentazione per avere finalmente nella sua interezza la nostra bellissima piazza-anfiteatro. Tutti i partecipanti gasatissimi vorrebbero già partire con l’organizzazione alla quale si stanno proponendo anche altre associazioni, tante le idee che pullulano nella testa e con il sostegno delle scuole e di un’amministrazione che si riconoscano orgogliosi nella loro storia, il successo sarà assicurato.
A conclusione riportiamo le dichiarazioni del Presidente Antonio Pastore a fine evento: “La messa in scena di questo eroico episodio storico era stato pensato da tempo e si voleva presentare come evento autonomo rispetto a Corrado IV, ma la complessità dell’operazione ha bisogno delle competenze e disponibilità di molti, dallo storico che supportasse la veridicità delle fonti, da un regista e attori per la rappresentazione, da maestranze locali per la realizzazione della torre che simboleggiasse il campanile della Chiesa Madre, la cui ubicazione non consente la rievocazione, come in altri luoghi, e anche un bel po’ di euro. Ho steso una prima bozza seguendo il “Chronicon”, e ampliata con i consigli degli esperti che si sono resi subito disponibili ed entusiasti. Questo evento si inquadra tra gli obiettivi delle Pro Loco che hanno come scopo il consolidamento dell’identità locale, la didattica e la promozione del territorio. A breve sarà realizzato un DVD contenente il filmato e le foto, da proiettare anche nelle scuole. Ringrazio le Istituzioni, tutti i soci e collaboratori e le associazioni e scuoleper il contributo dato, con l’augurio di una sempre maggiore sinergia per tutti i prossimi eventi.”
MARILINA PAGLIARA