È in via Grandolfo numero 20 la nuova sede dell’Acca, inaugurata sabato 3 novembre e il cui spazio ha accolto alcune decine di amici giunti per condividere la gioia della compagnia teatrale locale. Teatranti nomadi potremmo definirli gli “acchiani”, da anni senza dimora perché l’impraticabilità della sede a loro destinata sin dagli inizi del 2000, una soffitta umida sul terrazzo di Palazzo Accadia, li ha costretti a girovagare fra una miriade di stanze, tavernette e locali privati dei soci. Oggi hanno una bellissima sede a piano terra con un giardinetto delizioso, sistemato dal socio Raffaele Borrelli, e uno spazio interno, di un’ottantina di mq, suddiviso in tre ambienti, uno più grande, un bagno e due stanze utili come segreteria e deposito in cui raccogliere scenografie, oggetti e costumi accumulati in tre decenni.
Nonostante il peregrinare errante e le continue promesse disattese della politica, il gruppo è rimasto compatto e motivato, anzi arricchito annualmente dall’entusiasmo e dalle competenze di nuovi soci, aspiranti attori e registi, che si sono aggiunti alla compagnia. L’ACCA, lo ricordiamo, con grande coraggio e lusinghieri risultati fa e porta teatro a Casamassima fin dal lontano 1982, 36 anni di storia non possono passare inosservati e l’allegria, la disponibilità, la cultura e la tenacia sono le qualità dell’associazione che sono state elogiate e sottolineate la sera dell’inaugurazione da tutti gli intervenuti che non hanno mancato di portare anche tradizionali doni beneauguranti.
“Quello che più mi ha colpito dell’inaugurazione è la constatazione di quanto affetto e stima abbiano nei nostri confronti così tante persone e associazioni – ha dichiarato ai nostri microfoni la presidente Francesca Meliota – sia la sera dell’apertura che nei giorni seguenti sui social ci sono piovuti numerosissimi messaggi di auguri, sproni, congratulazioni e attestati di stima. Tutto ciò ha reso ancora più speciale un giorno che aspettavamo da tanto perché al di là del sipario, quello che ci unisce sono le relazioni vere, la voglia di contributo, il rispetto reciproco. E se tutto questo traspare all’esterno allora possiamo dire di aver offerto il nostro migliore spettacolo!”
Riguardo il prosieguo delle attività la Meliota aggiunge “Prima di pensare ad altro dovevamo toglierci l’inaugurazione dalla testa, ora che siamo più rilassati possiamo procedere. Vorremmo usare la sede non solo per le nostre riunioni e prove, ma anche per iniziative estemporanee come letture sceniche, piccoli sketch. Abbiamo rinnovato il nostro impegno con il CAP e con in Servizi sociali per la realizzazione di laboratori per bambini svantaggiati, è un progetto che dovrebbe partire all’inizio del prossimo anno, e saremo sempre molto partecipi con scuole e associazioni. Al di là del discorso teatrale e culturale, ci fa piacere che traspaiono le relazioni interne ed esterne che ci uniscono. Siamo a lavoro su una nuova commedia e partiremo a brevissimo per la stesura del calendario della prossima rassegna ‘Inverno a teatro’. L’idea al momento è quella di ripescare alcune candidature pervenute lo scorso anno, qualitativamente davvero molto alte ma che risultavano doppioni rispetto a sceneggiature che ci erano arrivate prima. Questo vuol dire che a fine gennaio potremmo già iniziare con la rassegna teatrale alle Officine Ufo. Dal mese di settembre si sono aggiunti tre nuovi giovani soci, molto validi, e restiamo sempre aperti a nuove partecipazioni e collaborazioni. Tutti possono avvicinarsi alla compagnia.”.
La sede è aperta tutti i martedì, ore 19.30-21.00.
Info: 331.234.0575
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