Far sì che le nuove generazioni vivano il fenomeno migratorio come un’occasione di crescita condivisa, in nome dell’ospitalità, e non solo come una dinamica da fronteggiare quando la presenza dello ‘straniero’ comincia a diventare ‘ingombrante’. È su questi presupposti che si fonda il progetto “Cultura dell’accoglienza e comunità inclusiva”, che – cofinanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e patrocinato dal Comune di Bari – dopo aver avviato, nelle sue fasi iniziali, le prime esperienze laboratoriali – a cura dell’associazione “Help” – tra giovani migranti e una rappresentanza di studenti dell’I.I.S.S. “Marco Polo” di Bari, entrerà nel vivo sabato 16 febbraio, a partire dalle ore 16.00, quando, presso il “Centro Sportivo Sly” di Bari, i ragazzi coinvolti nelle progettualità saranno impegnati in un allenamento di calcio.
L’evento godrà dell’intervento del sindaco di Bari Antonio Decaro, dell’assessore allo Sport Pietro Petruzzellis, del Presidente della Commissione Culture Giuseppe Cascella e dell’assessore al Welfare Francesca Bottalico, che presenteranno il logo del progetto – ideato durante i laboratori fino ad oggi attivati – ed inaugureranno le prossime iniziative che saranno messe in campo con l’attivazione di nuove attività in ambito culturale e sportivo. Le fasi di avanzamento del progetto saranno invece illustrate da Francesco Mallardi, presidente, per la sezione di Bari, dell’AICS (Associazione italiana cultura e sport), capofila nel progetto e baluardo– già in altre città come Firenze e Napoli – del modello di “Accoglienza solidale”. Saranno presenti anche Nicola Quarto, mister della United Sly FC, che allenerà i ragazzi al fine di creare una squadra mista che possa partecipare ad eventuali competizioni nazionali, Marina Basile e Michele Nicassio, responsabili dell’area solidale della seconda squadra di Bari, Rosa Scarcia, dirigente scolastica dell’I.I.S.S. “Marco Polo”, Loredana Liso, responsabile dell’associazione “Help”, Valeria Pinto, regista, attrice e scenografa, e Francesca Dell’Aia, responsabile per l’AICS dell’area stampa del progetto, che, proprio al fine del raggiungimento degli obiettivi prefissati, vede raggruppati attorno a sé diversi attori sociali che operano nei più svariati settori: da quello culturale a quello sportivo, da quello istituzionale a quello della comunicazione.
“Sono molto soddisfatto del lavoro già svolto”, ha dichiarato Francesco Mallardi. “I laboratori fino ad oggi attivati – ha voluto sottolineare – hanno prodotto ottimi risultati in termini di inclusione. Ad oggi i partecipanti hanno ideato e realizzato il logo del progetto e hanno provveduto alla stampa dello stesso sulle magliette, durante le ore dedicate al laboratorio di serigrafia. Un altro laboratorio appena attivato è quello teatrale, durante il quale verrà creato un breve spettacolo da mettere in scena prossimamente con i partecipanti al progetto”. Al termine della conferenza prevista per il prossimo sabato, le autorità consegneranno simbolicamente a tutti i partecipanti alla giornata di sport le magliette, raffiguranti il logo del progetto, con l’augurio che possano diventare anche ‘campioni nella vita’.