Il consiglio comunale del 6 Febbraio scorso si apre con il commosso addio del consigliere Sonia Nuzzi, il quale rassegna le proprie dimissioni da consigliere comunale a causa dell’incompatibilità con il proprio percorso di studi e conseguente progetto di vita. “Essere consigliere comunale senza partecipare alle sedute di consiglio, di commissione, o affrontare un argomento senza averlo attentamente studiato, è come essere un grande pianista e non avere il necessario pianoforte per trasmettere tutta la propria bravura”. Afferma il dimissionario consigliere, ricevendo manifestazioni di stima bipartisan.
Il consiglio si anima quando il consigliere Ciavarella riferisce della situazione di degrado presente nel cimitero, chiedendo inoltre lumi sulle recenti decisioni del Consiglio di Stato circa l’Aro 7. Puntuali le risposte del primo cittadino, il quale informa preliminarmente dei fondi destinati al cimitero (30.000 euro per risolvere le criticità attuali, più la previsione di una cospicua somma per il ripristino delle due palazzine retrostanti l’ossario). Lo stesso Sindaco informa inoltre della procedura di Project Financing in via di definizione per implementare il numero dei loculi presenti e per esternalizzare la gestione del cimitero, oggetto di ampliamento sei-sette anni or sono.
Nel fornire chiarificazioni circa le decisioni del Consiglio di Stato, Innamorato informa che l’organo citato ha parzialmente sovvertito la sentenza del TAR che prevedeva l’annullamento della gara per mancanza di requisiti soggettivi in capo alle 3 ditte individuate, specie per ciò che riguarda l’offerta economica. Lo stesso Consiglio di Stato ha semplicemente definito valida l’offerta dell’Ecotecnica Srl, – puntualizza Innamorato, la quale offerta non sta tuttavia in piedi, – dunque decade -, dal momento che l’assemblea dei sindaci ha revocato il piano industriale che genera tutte le offerte. “In buona sostanza, – chiarisce il primo cittadino -, abbiamo revocato il piano industriale. Il Consiglio di Stato si è semplicemente espresso sulla validità dell’offerta: la stessa però decade in quanto non c’è più il piano industriale”. E ancora: “La Ecotecnica ha impugnato la nostra delibera di revoca e il TAR – che al momento ha dato ragione a noi – si dovrà esprimere anche su questo, ma questo è il gioco delle parti”. In base a quanto ulteriormente riferito dal relazionante, le aziende interessate vogliono oggi mettere le mani su un appalto di 120 milioni di euro, con la gestione Aro comunitaria composta da più comuni. Quel che l’Amministrazione comunale chiede è di tornare alla gestione individuale, consentendo ai comuni di sviluppare la differenziata così come ad esempio previsto con la tariffazione puntuale. “È chiaro che con un appalto biennale pari a 3.5 milioni di euro gli interessi sarebbero di gran lunga più bassi di quelli derivanti da un appalto novennale collettivo di 120 milioni di euro. È per questo che le ditte vogliono metterci le mani su ed è per questo che noi come amministrazione vogliamo tornare alla gestione individuale”.
Terminati gli interventi preliminari, si passa alla discussione dei punti all’ordine del giorno, con l’approvazione previa della resocontazione integrale della seduta di consiglio comunale del 28-12-2018.
Successivamente approvato anche lo schema di preliminare di compravendita dell’immobile sito in Vico Forno Madre Chiesa, nell’ambito del bando pubblico Asse Prioritario Sviluppo Urbano Sostenibile POR Puglia 2014-2020. In virtù di quanto riferito dall’assessore Pignatelli, la regione Puglia offre la possibilità ai comuni di candidare progetti di rigenerazione urbana, procedura che ha consentito al comune di Noicattaro di acquisire 4 milioni di euro. Tra gli ambiti su cui focalizzare gli interventi sono stati individuati il parco esistente (per il quale sono previsti interventi su tutte le strutture esistenti) e il centro storico, prevedendo in zona l’acquisizione dell’inutilizzato forno da convertire in forno sociale, dove quest’ultimo non rappresenterebbe unicamente un’attività economica, ma un progetto di inclusione lavorativa per ragazzi in condizione di disagio, disabilità psicofisica o disagio di carattere sociale.
Procedura analoga per l’approvazione dello schema di preliminare di compravendita dell’immobile sito tra via Crapuzzi e via Cesare Battisti, dove l’assessore Pignatelli ricorda le interessanti caratteristiche possedute dal palazzo in questione: “L’immobile descrive l’antico nucleo così come era un tempo e più conserva la zona del Fossato, caratteristica del nostro paese assolutamente singolare”.
In seguito, mentre si da l’approvazione allo schema di contratto di comodato d’uso gratuito e trentennale dell’immobile sito tra via Crapuzzi e via Cesare Battisti, – sempre in riferimento allo Sviluppo Urbano Sostenibile -, viene viceversa ritirato il punto inerente l’affidamento per l’anno 2019 della riscossione coattiva delle Entrate comunali derivanti da sanzioni al codice della strada e sanzioni per violazioni ad ordinanze e regolamenti all’Agenzia delle Entrate. Come riferito in chiusura dal Sindaco: “Il fine è quello di comprendere se l’affidamento ad una società terza possa comportare benefici per la cittadinanza o meno”.
[da La Voce del Paese del 09 Febbraio]