Il primo cittadino polignanese a far parte di una squadra di governo nazionale
E’ entrato nella storia polignanese Giuseppe L’Abbate, eletto deputato alle elezioni politiche del 2013 con il movimento cinque stelle e diventa membro della commissione agricoltura. Un settore che L’abbate conosce molto bene, tanto che le sue battaglie in parlamento lo portano ad essere nominato, con il nuovo governo Conte-bis, sottosegretario del Ministero delle politiche agricole, forestali e del turismo.
Prima di tutto il nostro sincero augurio di buon lavoro.
“La ringrazio Direttore! Inizio questo percorso con l’umiltà e la tenacia che ho sempre cercato di mettere in tutta questa mia avventura politica. Pronto ad ascoltare tutti per cercare di dare risposte ai diversi comparti del primo settore. La porta del mio ufficio, infatti, sarà sempre aperta a chiunque avrà un’idea concreta da sottopormi.”
E’ arrivato un riconoscimento che la ripaga di una lunga e silenziosa gavetta?
“L’agroalimentare italiano purtroppo vive questo paradosso: dai palchi, in tv, in qualsiasi momento tutti si riempiono la bocca del nostro olio extravergine d’oliva, della nostra pasta, dei nostri formaggi e salumi che fanno grande il Made in Italy nel mondo; quando poi si tratta di porla davvero al centro del dibattito politico – e quindi di investirci risorse o di realizzare progetti – l’agricoltura magicamente scompare. È accaduto anche con il totoministri: si parlava di tutti i dicasteri, mentre quello agricolo veniva quasi sempre snobbato.
La mia nomina è frutto di un gruppo di parlamentari che ringrazio e che ha riposto in me fiducia nonché dimostrato stima per ciò che ho fatto in questi 6 anni in Parlamento e, in particolar modo, in Commissione Agricoltura alla Camera. Ripagherò con impegno e dedizione, con l’auspicio di lasciare un’Italia migliore di quella che abbiamo ereditato.”
A lei il compito di far ripartire uno dei settori più dimenticato del nostro Paese, quali sono i suoi primi obiettivi?
“Abbiamo sul tavolo alcune questioni che vanno urgentemente portate a termine e che rischiano di generare problematiche ancor maggiori alla luce dell’insensata crisi di Governo voluta dall’ex vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini. Penso, ad esempio, alla Xylella fastidiosa e al rilancio della olivicoltura pugliese e salentina in particolare su cui molto è stato fatto con il Decreto Emergenze Agricole: un lavoro che ora va portato a termine. Oppure penso al dramma dei PSR regionali, che vede proprio in Puglia il suo apice con il disastro perpetrato dalla Giunta Emiliano. C’è il rischio disimpegno per oltre 170 milioni di euro: una cifra enorme che il nostro territorio non può permettersi di perdere e che, ulteriore beffa, andrebbe a finanziare altri competitor europei più virtuosi. Altre questioni sul tavolo sono la riforma del comparto della pesca e di quello ippico o la nuova emergenza fitopatogena della cimice asiatica che sta colpendo duramente alcune regioni del nord Italia ma, ovviamente, i miei impegni saranno determinati dalle deleghe che la ministra Teresa Bellanova vorrà concedermi per decreto.”
Da Polignano ha ricevuto tanti messaggi di stima e di auguri, come dimostrato sul nostro sito, le fa piacere e quanto la responsabilizza?
“Sono onorato ed emozionato per i complimenti e gli auguri ricevuti per questo nuovo incarico. In effetti qualcuno mi ha fatto notare che è accaduto qualcosa di storico per Polignano grazie al MoVimento 5 Stelle. Non solo abbiamo avuto due parlamentari per ben due Legislature dopo Raffaele Del Drago nel primo Governo unitario nel 1860 (durato pochi mesi a causa della mancata rinuncia ad essere canonico) e Mimmo Lomelo nel 2006 (durato anch’egli pochi mesi per divenire Assessore regionale) ma, per la prima volta nella storia, un polignanese entra nella compagine di un Governo nazionale.
Cercherò di portare in alto il nome della mia terra come ho sempre cercato di fare sinora. Il più bel complimento l’ho ricevuto durante un convegno alla Fiera del Levante qualche giorno fa: “La sua Puglia non ce l’ha nel cuore. La sua Puglia è il suo cuore!”.
Polignano ma in generale la Puglia non sta vivendo un bel momento per quanto riguarda l’agricoltura, cosa proporrà al ministro Bellanova per far ripartire un settore cosi importante?
“Essendo la regione italiana a maggiore vocazione agricola, la Puglia sconta una serie di complicazioni che interessano il primo settore, soprattutto dal punto di vista burocratico. Penso ad esempio alle visite mediche su cui avevo già quasi concluso il lavoro con chi guidava i dicasteri di Salute, Lavoro e Agricoltura durante il primo Governo Conte. Ora mi auguro di portare a compimento questa sburocratizzazione fortemente richiesta dalle imprese e accolta favorevolmente anche dai sindacati dei lavoratori.
La nostra Puglia ha poi tante opportunità da poter sviluppare. Spero che con la voglia di fare – e di fare bene – da corregionali con la ministra Bellanova potremo realizzare tanti progetti e dare numerose occasioni di progresso alle aziende del nostro territorio. Penso alla filiera del grano, dell’uva da tavola, della zootecnia con la linea vacca-vitello, alle ciliegie ma soprattutto all’olivicoltura che va tutelata nelle sue espressioni di alta qualità e, al contempo, sostenuta e rilanciata. Mentre la Spagna ha realizzato concretamente 5 piani olivicoli negli ultimi 25 anni, l’Italia ne ha annunciati due e realizzati zero: non c’è da stupirsi, dunque, se anno dopo anno veniamo surclassati dagli iberici.”
Polignano non ha un assessore all’agricoltura da anni, come anche un ufficio dedicato, cosa si sente di proporre al Sindaco Vitto?
“Né di più e né di meno di quello che propongono gli Attivisti M5S da anni e anni. Un MoVimento 5 Stelle che, grazie all’operato della consigliera Maria La Ghezza, è riuscito anche a far approvare una mozione lo scorso febbraio in cui si impegnava l’Amministrazione Vitto ad istituire l’Ufficio Agricoltura. Si tratta del primo step necessario per potersi occupare del settore primario nel nostro paese: è stato annunciato in ogni campagna elettorale, promesso più e più volte negli anni, lo abbiamo inserito in due mozioni di cui una approvata ma stiamo ancora qui ad attendere che venga istituito.
La delega dell’Agricoltura poi in mano al Sindaco – che è anche Presidente ANCI e Assessore al Turismo – non fa bene assolutamente al comparto che paga una totale assenza di politiche dedicate. Basti pensare all’ingresso nel GAL, il Gruppo di Azione Locale, richiesto a gran voce da me e dalla consigliera La Ghezza (M5S) e ottenuto solo grazie al ricorso presentato dal Comune di Monopoli. Si tratta di altri soldi ed opportunità per il nostro territorio che sarebbero andate perdute.”
Da quando siete andati via da Polignano il movimento cittadino sembra sparito, è rimasta a combattere solo Maria La Ghezza, come mai è successo questo?
“Personalmente mi sembra che il M5S è tra i pochissimi gruppi politici, se non l’unico, ad essere sempre presente tra la gente. Svolgiamo in maniera costruttiva e propositiva il ruolo di opposizione dapprima extra-consiliare e ora in consiglio comunale grazie alla presenza di Maria La Ghezza, che svolge il compito di portavoce di tutte le istanze del gruppo di Attivisti locali. Parliamo di un avvocato capace, determinato e che sa far sentire la sua voce e il suo peso nonostante i numeri in consiglio comunale non siano dalla nostra parte. Temi come l’Ufficio Agricoltura, come le tante proposte sul turismo, come l’Osservatorio sulla Sicurezza e il Centro Infermieristico Comunale non sarebbero mai entrati nel dibattito politico e pubblico di Polignano senza il M5S”.
Grazie e un sincero in bocca al lupo, non si dimentichi del suo territorio ne ha molto bisogno…
“Grazie a voi e mi auguro che anche il mio territorio non dimentichi questa importante opportunità da sfruttare e si faccia avanti con richieste e necessità che, laddove possibile per le competenze del mio ministero, cercherò di realizzare.”