Raffiche di vento oltre 100 km orari

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Il mare continua a distruggere il bastione di Santo Stefano che rischia danni persistenti

Il mare in tempesta ha il suo fascino, immortalato in ogni foto o video sta facendo il giro su tutti i cellulari, ma il mare in tempesta ha anche i suoi pericoli. Dopo giorni di bel tempo e temperature sopra la media stagionale è arrivato il mal tempo. Temperature in picchiata, che ci hanno riportato al periodo di stagione con forti venti di tramontana e maestrale che hanno creato molti disagi ai cittadini. Per fortuna non si registrano danni a persone o cose, ma l’allerta meteo fa rimbalzare il ricordo a qualche mese fa, proprio a causa di un vento forte come questo di questa settimana fece cadere un albero sulla provinciale Polignano/Castellana Grotte.

Questa volta la situazione è meno grave, apparentemente. Le forti raffiche di vento che hanno raggiunto i 100km orari hanno riacceso il dibattito sulla questione per la tutela della nostra costa. Infatti in questo inverno si sono registrate pochissime piogge e molte giornate con raffiche di vento.

E continua a fare notizia e ad essere immortalato il mare che si schianta sulla parte rocciosa più delicata, quella del Bastione di Santo Stefano, la stessa su cui vige un finanziamento regionale per la manutenzione straordinaria della roccia e che già l’estate scorsa ha dato segni di cedimento per colpa di alcune radici di un albero che hanno provocato il distaccamento. Immaginate dunque cosa subisce la costa tutte le volte che un’onda si schianta a 100km orari.

Proprio su questa vicenda fu il Sindaco Vitto nel lontano 2014 a scrivere al ministro Franceschini, attraverso il quale si chiedeva di interessarsi alla vicenda e di sbloccare il finanziamento approvato al comune di Polignano a mare per i lavori di consolidamento e che proprio la sovrintendenza aveva bloccato. Sulla vicenda intervenne anche l’autorità di bacino che fece notare a tutte le istituzioni coinvolte le “preoccupanti condizioni di stabilità delle aree in oggetto” invitandole così “all’adozione di ogni provvedimento utile alla salvaguardia della pubblica e privata incolumità” (cfr. nota AdB prot. 8117 del 27 giugno 2014).”

Potete immaginare l’interessamento del ministro Franceschini se ora a sei anni di stanza la situazione sembra essere peggiorata, e non sappiamo se il finanziamento di 5milioni di euro è ancora possibile o addirittura perso. Intanto anche quest’anno su quel bastione sarà montato il trampolino del red bull cliff diving, tutti i politici e responsabili dei vari enti si vanteranno della Puglia e del fascino della natura, tutti i turisti fotograferanno quel pezzo di paradiso facendolo giro in tutto il Mondo, sperando che non rimanga solo una foto.

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