Turismo in ginocchio, la Federalberghi Puglia contro la Capone

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“Già nei giorni scorsi, a seguito dell’autolesionismo che ha spinto il nostro Paese al suicidio mediatico, avevamo registrato un primo rallentamento dei flussi di turisti americani verso l’Italia. E adesso è arrivata la mazzata finale.” Così il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, commenta l’annuncio del Dipartimento di Stato USA, che ha innalzato l’allerta nei confronti dell’Italia al livello 3, invitando i cittadini americani a riconsiderare i viaggi nel nostro Paese.

“I turisti provenienti dagli USA – rammenta Bocca – costituiscono per l’Italia il primo mercato extraeuropeo, sia in termini di presenze che di spesa, ed il secondo mercato straniero in assoluto, dopo la Germania.”

Secondo le elaborazioni del centro studi Federalberghi, i cittadini statunitensi, con 5,6 milioni di arrivi e 14,5 milioni di pernottamenti annui, rappresentano circa il 9% dei turisti stranieri che vengono ogni anno ospitati negli esercizi ricettivi italiani e la spesa dei turisti USA in Italia è di circa 5 miliardi di euro all’anno, con un valore medio di circa 140 euro giornalieri, tra i più alti del mercato. Il Consiglio dei ministri ha deciso di prorogare i termini per il pagamento di imposte e contributi dovuti dalle strutture ricettive. E l’ABI ha annunciato una moratoria dei mutui.

“Si tratta di segnali di attenzione che accolgono alcune nostre istanze e che, in attesa della pubblicazione in Gazzetta del testo ufficiale del provvedimento, ovviamente apprezziamo – afferma Bocca – ma che purtroppo non sono sufficienti. Chiediamo alle istituzioni, a tutti i livelli, quindi non solo allo Stato, ma anche alle Regioni e ai Comuni, di adottare con urgenza ogni misura utile a garantire liquidità alle aziende e salvaguardare i posti di lavoro, per evitare il tracollo di un settore strategico, in cui operano oltre 300.000 imprese, che offrono lavoro a 1,5 milioni di persone”.

“Non ci sarà nessuna necessità di requisire gli alberghi.” Con queste parole il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca commenta le indiscrezioni sulla bozza del decreto all’esame del Consiglio dei ministri, che menziona la possibilità di requisire strutture alberghiere per ospitare persone in quarantena.

Bocca ricorda che “gli albergatori italiani sono sempre stati vicini alla popolazione e al fianco della protezione civile nelle situazioni di emergenza, ospitando decine di migliaia di persone in occasioni quali terremoti, alluvioni, eruzioni vulcaniche e tante altre.” “Se si renderà necessario – conclude Bocca – ci metteremo al lavoro, insieme alle autorità, per individuare soluzioni che consentano di soddisfare le esigenze sanitarie senza turbare il normale svolgimento dell’attività d’impresa.”

Molto più duro invece il pare di Federalberghi Puglia che commenta la decisione dell’assessore Loredana Capone di aiutare il comparto Cultura, trascurando completamente il Turismo. “In un momento drammatico per l’intera economia regionale, l’assessore Capone si preoccupa di garantire e sostenere soltanto la seconda delle sue deleghe, la cultura, – si legge nella nota di federalberghi puglia – sorprende che l’unica misura per il turismo è quella a favore dei furbetti dell’appartamento, ossia degli abusivi della ricettività, che regala un altro anno di illegalità e incassi zero.”

“La regione Puglia non ha risposto al nostro grido di aiuto – commenta Francesco Caizzi, presidente federalberghi Puglia – oltre 1.000 imprese alberghiere costrette a ridurre e licenziare il personale, l’assessore Capone invece, con una manovra e una comunicazione che sembra una propaganda elettorale, ha spacciato interventi per il turismo, ma di fatto sono solo per il comparto della cultura.”

“Pertanto – conclude Caizzi – chiediamo sostegno al reddito in qualunque forma per i lavoratori dipendenti, che comporta un costo contenuto per la Regione. Erogazione per le aziende alberghiere dei finanziamenti già deliberati dal PIA Titolo II, a costo zero per l’ente.”

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