Nunzio Angiola nominato delegato nazionale di “Azione” per “Aree interne e piccoli comuni”

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Nunzio Angiola è stato nominato delegato nazionale di “Azione” per “Aree interne e piccoli comuni”: la proposta del leader Carlo Calenda è stata ratificata dal Comitato promotore di “Azione”.

Le Aree interne rappresentano da Nord a Sud circa il 60% del territorio nazionale, il 52% dei comuni e circa 13 milioni e mezzo di abitanti, ossia il 22% della popolazione italiana. Tali aree sono individuate in base alla distanza dai centri che offrono servizi fondamentali come quelli sanitari, l’istruzione e la mobilità. I piccoli comuni sono i comuni con una popolazione pari o inferiore alle 5.000 unità. Ovvero 5.495 comuni su 7.903 comuni italiani dunque il 70% dei comuni italiani.

“Aree interne e piccoli comuni – ha affermato l’on. Angiola – hanno subito nel tempo un pauroso spopolamento e una tremenda desertificazione. Si abbandonano campi, antichi mestieri e saperi nei settori tipici e tradizionali. Si abbandonano case e masserie costruite con grandi sacrifici. I giovani fuggono appena ne hanno la possibilità. Il territorio, senza una cura idonea e una manutenzione appropriata, diventa di giorno in giorno sempre più fragile e vulnerabile, rispetto agli eventi meteorologici o ai sempre presenti interessi speculativi. Per non parlare del fatto che la minore presenza umana stimola gli appetiti delle organizzazioni criminali”.

“Eppure – ha aggiunto Angiola – questi luoghi vanno rivalutati e recuperati. I prodotti genuini, il contatto con la natura incontaminata, le tradizioni popolari, la religiosità di un tempo, il mondo a misura d’uomo, sono ricchezze di inesauribile valore che vanno custodite e trasmesse intatte alle future generazioni. Sono le nostre radici, sono i valori che abbiamo ereditato dalla civiltà contadina”.

“Noi di Azione ci adopereremo ed io personalmente mi adopererò affinché tutto questo diventi possibile, affinché si ridia dignità ai piccoli comuni, affinché preservazione, recupero, valorizzazione e rilancio di questa “Italia minore”, spesso abbandonata, diventino una priorità”, ha concluso il parlamentare pugliese.

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