POLIGNANO, l’Amministrazione sorda sul noleggio e locazione natanti

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Turismo: per l’Associazione Poseidon non è più rinviabile la regolamentazione del servizio

La stagione turistica a Polignano è partita in sordina e rischia di registrare cali preoccupanti a causa delle conseguenze economiche del Covid-19. Federalberghi Puglia stima che con la pandemia l’indice di occupazione delle strutture turistiche nella nostra regione non supererà il 20-30 per cento. Per questo diviene ancor più fondamentale l’offerta turistica che un paese è in grado di garantire: Polignano, però, sconta già una annosa mancanza di opportunità di svago per visitatori e viaggiatori, frutto di uno sviluppo del settore lasciato per la maggior parte alla sola intraprendenza e genialità dei singoli imprenditori. Ad oggi, il servizio di noleggio e locazione natanti rappresenta, di fatto, uno dei pochi servizi all’altezza ma, senza una rapida e concreta regolamentazione, rischia di non essere adeguato alle aspettative che l’incantevole paesaggio costiero può offrire.

Con le nostre imbarcazioni da anni promuoviamo il territorio e le sue bellezze, monitoriamo la costa e ci è anche capitato spesso di soccorrere le persone in difficoltà in mare, garantendo uno dei pochi svaghi che questo paese può offrire a turisti, visitatori e concittadini – lamenta Vito Pietro L’Abbate, Presidente dell’Associazione Poseidon a cui aderiscono oltre 15 proprietari di licenza di noleggio da diporto – Cerchiamo di svolgere il nostro lavoro con professionalità e rigore ma è davvero spiacevole e non più sopportabile essere posti alla berlina da persone che poco o nulla conoscono delle normative ma che si dilettano a dileggiarci sui social network. Ciò – prosegue L’Abbate – a causa di una Amministrazione che sta dimostrando da anni la sua totale immobilità sul settore nonostante i continui solleciti e persino una mozione approvata all’unanimità dal consiglio comunale lo scorso 23 gennaio che indicava il percorso da attuare per regolamentare finalmente un servizio che, nonostante tutta la nostra buona volontà, rischia di divenire un far west”.

L’Amministrazione, infatti, è stata impegnata dal consiglio comunale a fare in modo che venga consentito il transito, in condizioni di sicurezza, alle imbarcazioni munite di licenza ed ai bagnanti nelle grotte ritenute accessibili mediante l’installazione di corridoi di lancio disegnati con l’ausilio di appositi gavitelli. Ad istituire un albo pubblico comunale delle imbarcazioni con licenza di noleggio da diporto e pescaturismo affinché attraverso il controllo, il numero chiuso e un marchio di certificazione, si garantisca la qualità dei servizi offerti ai fruitori, siano essi turisti o residenti, nonché una maggiore sicurezza in mare a beneficio di tutti.

Nulla di tutto ciò è stato fatto; neppure un passo è stato mosso in questa direzione nonostante siano trascorsi 6 mesi e il lockdown abbia dato ampi margini di tempo per discutere e confrontarsi – prosegue il Presidente L’Abbate – Ci spiace constatare che lo stesso Sindaco non abbia dato alcun seguito alla nostra richiesta di incontro protocollata lo scorso 28 maggio a fronte dell’emanazione delle linee guida da parte del Ministero dei Trasporti che ci permettevano di riprendere l’attività nonostante il Covid-19. Sono anni che chiediamo una mappatura della costa che possa liberare il paese dall’ordinanza del Sindaco del lontano 2014 che ha interdetto ben 59 tratti del litorale: ad oggi – spiega il Presidente dell’Associazione Poseidon – può entrare in una grotta di Polignano né nuotando, né in canoa o pedalo, né con imbarcazione a remi, a vela o a motore. Auspichiamo che, a beneficio dell’intera comunità e di chi lavora, si possa dare seguito alla mozione approvata all’unanimità dal consiglio comunale, facendo sì che non vengano apposte boe e gavitelli solo dove interessa a qualcuno di importante o presunto tale. Ad oggi non abbiamo né un punto di imbarco e sbarco né un corridoio di lancio”. In conclusione, l’Associazione Poseidon rivolge un invito a chi si lancia in denunce, spesso avventate e poco veritiere, sui social. “Ai nostri concittadini chiediamo di non offenderci indiscriminatamente sui social, mettendosi persino a rischio querela, ma di inviarci segnalazioni con foto al nostro indirizzo email poseidonassociazione@gmail.com: il deficiente ci sarà sempre, in ogni famiglia, ma chiediamo che venga attaccato il singolo e non si faccia di tutta l’erba un fascio, colpendo una intera categoria che cerca solo di lavorare rispettando le norme”.

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