CASAMASSIMA, immaturità cittadina

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CASAMASSIMA SI CURA, MA GLI SFORZI SEMBRANO ESSERE VANIFICATI

L’amministrazione comunale promuove la campagna di sensibilizzazione contro l’abbandono dei rifiuti, dando avvio nel fine settimana al progetto “Casamassima si cura” a tutela delle strade rurali e delle campagne del territorio, nato in occasione della “Giornata mondiale della Terra”.

Un progetto che vede il coinvolgimento di associazioni, istituzioni scolastiche, membri della giunta comunale e cittadini, impegnati in un ciclo di giornate dedicate alla raccolta dei rifiuti, uno dei problemi che maggiormente danneggiano il territorio rurale.

Ma, queste iniziative atte alla tutela dell’ambiente e degli spazi comuni sembrano non essere adottate da tutti i cittadini di Casamassima. Qualche giorno fa, presso l’area destinata al mercato settimanale, un gruppo di ragazzi, in vista dei festeggiamenti di un diciottesimo compleanno, peraltro ancora in zona arancione, hanno pensato bene di rendere inutile gli sforzi impiegati dai volontari durante le giornate di raccolta spazzatura, sporcando e lasciando rifiuti su una panchina, un’azione che di senso civico e maturità ne ha ben poco.

“La maturità non è un fatto anagrafico – ha commentato il sindaco Giuseppe Nitti attraverso un post su facebook – , poiché non è sufficiente compiere diciotto anni per essere maturi. La maturità si acquisisce con i comportamenti, si dimostra con le azioni, e si manifesta con il rispetto, per sé stessi e verso gli altri. Dar vita a dei festeggiamenti avvenuti in zona arancione, banchettare, sporcare e poi lasciare rifiuti su una panchina in un’area pubblica, tutto è eccetto che un comportamento maturo. Qualsiasi intervento risulterà vano se non si riesce a imparare ad avere cura degli spazi comuni”.

Oltre a quanto sopracitato, si aggiunge anche un altro episodio di inciviltà cittadina avvenuto nei giorni scorsi, nei pressi delle campagne di via Rutigliano, le quali erano state liberate da poco dai rifiuti. Qualcuno che non capisce il lavoro intenso del volontari, delle associazioni e dell’amministrazione al fine di ripulire Casamassima dalla sporcizia. Un individuo che non si è curato due volte prima di aprire il cofano della sua automobile e gettare la spazzatura sul suolo, un gesto inammissibile, sia nei confronti dell’ambiente e in particolar modo nei confronti di quei compaesani che vogliono un paese migliore e pulito.
Fortunatamente la giustizia ha avuto la meglio in questa vicenda e il trasgressore è stato multato.

Forse a Casamassima manca un po’ del buon vecchio senso civico. Avere senso civico significa essere a conoscenza del fatto che si faccia parte di una comunità e di essere in correlazione con altri esseri umani. Perciò avere senso civico vuol dire rispettare gli altri, il gruppo, la cittadinanza e sentire il senso di responsabilità, oltre che di appartenenza.
Come diceva l’ex presidente della repubblica italiana Luigi Einaudi: “Il senso civico è nei dettagli”.
Il paese lo si fa con i cittadini che lo abitano, fuori e all’interno delle proprie case. È possibile vivere in un paese meraviglioso, ma se determinati individui si mostrano irrispettosi delle superfici collettive e non collaborativi, ciascun sforzo o miglioramento perde valore. Il problema sta a monte, e non dipende dalle scusanti dell’operatore ecologico che non svolge il proprio lavoro, o dall’amministrazione comunale che non compie gesti di provvedimento. Il problema non è la spazzatura abbandonata, ma colui che non si è curato di gettarla o rimuoverla dall’area circostante, commettendo un gesto sgarbato nei confronti dell’intera comunità.

È necessario l’impegno e la collaborazione di ogni singolo individuo per restituire al territorio casamassimese il decoro che merita, al fine di riscoprire un senso di sana appartenenza a una comunità.

FEDERICA CAPOZZO

SPECIALE ESTERI



SPECIALE SALUTE