Sblocco dei licenziamenti dal 1º luglio

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Aprire ora ai licenziamenti, senza una riforma sugli ammortizzatori sociali, è un pericolo per lo Stato Sociale dopo gli effetti della pandemia.

Il Governo non prorogherà il blocco dei licenziamenti, ci sarà solo una proroga del blocco dei licenziamenti per le grandi imprese: del tessile, delle calzature e degli altri comparti della moda. 

Dal 1 Luglio al 31 Ottobre 2021 le grandi imprese non potranno licenziare, mentre altrove i licenziamenti potranno tornare liberi.

Abbiamo aperto un tavolo di confronto con il Governo, chiedendo altre 13 settimane aggiuntive di cassa integrazione che saranno concesse non solo alle imprese che sono al centro delle grandi crisi, ma anche a quelle che fanno riferimento a piccole e micro-vertenze locali.

Come ormai è consuetudine dei vari Governi italiani, si affrontano i problemi l’ultimo giorno, l’ultima ora, l’ultimo minuto e l’ultimo secondo, senza alcuna prospettiva per le risoluzioni per il prossimo futuro.  Infatti, come Confederazione, critichiamo l’inoperosità nel proporre una riforma sugli ammortizzatori sociali dei Governi e degli alti burocrati del Ministero del Lavoro durante il lungo periodo di pandemia.

Ora, in mancanza di una vera riforma, si ritorna, anche per problemi di sostenibilità economica, alle procedure dei licenziamenti dopo aver elargito miliardi di euro senza prospettiva di un qualsiasi progetto per il sostegno all’occupazione. Pertanto, chiederemo al Governo e, in particolare al Ministro del Lavoro, di essere ascoltati perché le proposte o le idee non sono esclusive solo di talune Organizzazioni Sindacali.

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