Andrà all’asta il prossimo 21 settembre l’ex “Villaggio del Fanciullo”: l’Agenzia del Demanio chiede 1 milione e 360mila euro per aggiudicarselo e portarsi a casa un pezzo della storia di Cassano delle Murge.
La struttura, realizzata da don Battista Armienti, compianto Arciprete di Cassano, destinata ad accogliere bambini orfani o disagiati, è stato per decenni un punto di riferimento per la vita sociale dell’intera provincia di Bari dato che nel dopoguerra erano davvero poche le strutture che potevano ospitare i bambini abbandonati dalle famiglie o in condizioni di precarietà educativa ed economica.
Poi il “Villaggio” divenne una scuola ed un asilo, sempre con le amorevoli cure di don Battista e dei suoi collaboratori.
Nel luglio 1998, però, il sacerdote cassanese decise di donarlo all’ex Fondazione “Salvatore Maugeri” di Pavia che all’epoca aveva a Cassano una sua struttura sanitaria: l’intento era di farlo diventare, grazie all’esperienza della Fondazione, un centro di cura e riabilitazione dedicato sempre ai più piccoli.
Ma non se ne fece mai nulla.
Travolta dallo scandalo Formigoni e dalle tangenti che l’ex Presidente della Regione Lombardia riceveva anche dalla Fondazione pavesina, la struttura passò al Demanio ovvero allo Stato quale quota risarcitoria del danno ricevuto proprio dalla vicenda delle tangenti.
Ad oggi l’immobile è vuoto e solo in parte ospita la caserma dei Carabinieri Forestali che stanno per trasferirsi in piazza Madre Clelia Merloni per cui la struttura resta nella piena disponibilità dell’Agenzia del Demanio che ha deciso di provare a metterlo all’asta anche se molto difficilmente ci potranno essere offerta data la vetustà dell’immobile e soprattutto la destinazione d’uso dell’area che ricade in Zona SAR/12 ovvero “servizi alla residenza” dunque non è possibile costruire appartamenti o civili abitazioni.
A meno che non venga cambiata la destinazione urbanistica, una facoltà nelle mani dell’Amministrazione Comunale.