Tombini tombati dall’asfalto oppure senza griglie di protezione e invase dall’erba nonché sporchi, erbacce ovunque, “chianche” divelte e mai riparate, un quadro elettrico lasciato senza custodia laddove avrebbe dovuto essere piantato un albero. Quindi la vasca dei pesci, in piazza Garibaldi, che ha una crepa che rischia di compromettere la stabilità dell’intero manufatto.
Non un film degli orrori ma il “tour” fotografico nella vita quotidiana cassanese con il quale la Consigliera Comunale di minoranza, Maria Pia D’Ambrosio ha voluto documentare, in questi giorni, lo stato di abbandono delle strade, delle piazze e dei luoghi di vita sociale di Cassano.
“Credo che mai si sia raggiunto un livello tale di degrado – spiega la D’Ambrosio – nel nostro amato paese. Posso comprendere tante ragioni ma si sta arrivando ad un punto tale che potrebbe segnare il non-ritorno, come ad esempio presso la vasca dei pesci, in Villa”.
Guardando la foto, in effetti, si nota una lunga macchia d’acqua che scende da un punto ben preciso della vasca superiore, evidentemente una piccola fessurazione che andrebbe subito riparata, per non compremettere l’integrità del manufatto.
“Basta svuotarla completamente – spiega la Consigliera – e ripararla per poi riempirla nuovamente: un lavoro di poche ore che metterebbe ai riparo da conseguenze ben peggiori”.
La D’Ambrosio, poi, ritorna sulla questione dei tombini (e delle caditoie) tombati già denunciata l’altra settimana con una nota dal Circolo cassanese del PD: là era il cemento, qui è l’asfalto (segnatamente su via Sannicandro, oggetto di recente bitumazione) a coprire completamente la griglie.
“Ce n’erano lungo tutta la strada e garantivano un regolare deflusso dell’acqua piovana”, aggiunge la D’Ambrosio illustrando le foto e augurandosi che per le prossime piogge non si formino i fiumi d’acqua che per tanti anni hanno provocato danni su quella via.
Ovviamente tutto è girato all’Amministrazione Comunale perché si attivi per scongiurare il peggio con opere di manutenzione ordinaria grazie agli operai del Servizio Civico e in attesa che si risolvi il “mistero” dei percettori del “Reddito di Cittadinanza” che mai sono stati utilizzati dal Comune di Cassano, sempre in attesa che il Piano Sociale di Zona batta un colpo e metta mano al “patto per il lavoro”.