Uva da tavola, ciliegia, mozzarella DOP di Gioia del Colle, olio extravergine, prodotti da forno. Avete già l’acquolina in bocca? Questi sono solo alcuni dei numerosi prodotti di alta qualità che vengono coltivati, raccolti e/o prodotti nel nostro paese e che da diversi anni tante associazioni valorizzano, tutelano e promuovono. Tra le tante, ce n’è una in particolare che negli ultimi anni si è fatta strada nel mondo delle associazioni, facendosi conoscere in tutto l’hinterland barese per i suoi progetti e le sue collaborazioni atte a promuovere la sostenibilità ambientale e sensibilizzare gli utenti al consumo di prodotti locali, tipici e genuini: l’associazione Food Life di Casamassima. Negli ultimi cinque anni le attività di questa associazione sono state varie, tra seminari e convegni con medici, biologi e nutrizionisti, eventi di sensibilizzazione alimentare, giornate formative con gli istituti alberghieri della provincia, partecipazione a fiere del settore, organizzazione di concorsi e tanto altro.
Un grande lavoro condiviso con diversi appassionati di enogastronomia che potrebbe portare ben presto ad un primo importante traguardo o, se vogliamo rimanere in tema, ad un primo “frutto”: l’apertura di un presidio slow food nel nostro paese azzurro per la tutela e salvaguardia del territorio e della biodiversità.
Se sei pronto a googlare “chi è e cosa fa Slow Food?” sappi che la risposta è qui: Slow Food, si legge sul sito istituzionale, “è una grande associazione internazionale no profit impegnata a ridare il giusto valore al cibo, nel rispetto di chi produce, in armonia con ambiente ed ecosistemi, grazie ai saperi di cui sono custodi territori e tradizioni locali”. Sono tanti i punti fondamentali che i presidi Slow Food sparsi in tutto il mondo tendono a valorizzare: diffondere il “cibo vero”, che rispetti chi produce, l’ambiente e il palato; promuovere il diritto al piacere per tutti, diffondendo eventi che favoriscono l’incontro, il dialogo e la gioia di stare insieme; valorizzare la cultura gastronomica e favorire la biodiversità e l’agricoltura equa e sostenibile. Sarà quindi un grande onore e un grande orgoglio per tutti noi cittadini avere un riferimento di un’associazione così importante a livello internazionale.
Il gruppo fondatore del presidio Slow Food Casamassima attualmente conta venti appassionati soci, in attesa di ufficializzare l’apertura dello stesso. Diverse sono le aziende rientranti in questo progetto, tra cui panifici, cantine e masserie, oltre che a medici e professionisti vari.
Abbiamo ancora tanto da svelarvi in esclusiva. Voi, al tempo stesso, avete ancora tanto da scoprire. Ucci, Ucci… lo sentite anche voi questo odore di Presidio? Noi iniziamo ad annusare e assaggiare per voi, in attesa del prossimo numero della Voce e di interessantissime (o gustosissime?!) interviste.
FABIO DENTAMARO