A ridosso del Consiglio comunale del 20 gennaio scorso, in cui è stata presentata una mozione da parte della minoranza in merito ai verbali a pioggia per sanzionare l’errato conferimento dei rifiuti indifferenziati, riportiamo quanto inserito nell’editoriale pubblicato l’8 gennaio sul n. 1 del nostro settimanale “La voce del paese”.
“A caratterizzare la nuova linea politica ambientale di fine 2021 e inizio 2022 non l’educazione all’ambiente, ma le punitive “purghe” da 166 euro l’una per chi non “indifferenzia” correttamente.
Si è passati dal clima ambientale “soporifero” del buon assessore Capurso, alle scoppiettanti, laviche sanzioni sotto l’assessorato Etna, partite in piena notte con suonate ai campanelli di casa e proseguite in indagini notturne oscuramente “fotografate” e multate direttamente alla fonte, ovvero notificate al povero contribuente e a volte anche ai minori della sua famiglia, che oltre alle salatissime Tari che proprio in questi giorni vengono recapitate a saldo del 2021, dovrà sborsare decine e decine di euro per aver conferito nell’indifferenziato rifiuti differenziabili. Una coercizione pesantissima che non fa sconti a nessuno, di cui non è ben chiaro su quali basi – estrazione a sorte, tiro della monetina, scelta di condomini a gradazione personale? – vengano scelte le pattumelle su cui effettuare i controlli.
Non solo non si è visto in questi anni un solo centesimo di “sconto” a fronte di tanto impegno nel differenziare e dei risultati raggiunti come comune riciclone, ma al danno la beffa di essere sanzionati senza neanche aver la certezza che i rifiuti indifferenziati controllati siano stati “integrati” da qualche furbetto con i propri, perché le pattumelle “non sigillate” sono lasciate all’aperto per ore e chiunque può aggiungervi sacchetti o altro.
Morale della favola… al povero contribuente “cornuto, mazziato e sanzionato” forse ingiustamente, toccherà anche pagare gli straordinari per coloro che effettuano controlli, ovvero Polizia municipale, personale della Navita ed altri soggetti non ben identificati ma presenti alle ronde notturne.
Ma di grazia, non sarebbe stato più opportuno lasciare un biglietto e la spazzatura non correttamente differenziata al malcapitato cittadino, magari con una miniguida per differenziare l’indifferenziato, in modo da aiutarlo a correggere eventuali conferimenti errati, come viene fatto in altre città, piuttosto che multarlo così pesantemente? Questo permetterebbe anche al malcapitato di verificare che i rifiuti conferiti siano solo i propri e prendere le dovute precauzioni in caso contrario.
Chi ha memoria di una campagna informativa sull’argomento? Si è mai fatta seriamente, coinvolgendo tutti, magari con dei tutorial ripetuti nel tempo?
E poi le modalità con cui i controlli si effettuano sono davvero esecrabili! Pur volendo resistere alla tentazione, è davvero difficile restare indifferenti di fronte a questo trattamento quando ci sono decine e decine di sporcaccioni che continuano a indifferenziare e a non pagare la TARI nella più totale impunità!
Ci aspetteremmo lo stesso impegno nel perseguire i grandi evasori, ad oggi gli unici “intoccati” ed intoccabili, e controlli su aziende che inquinano e delle quali nessun dato viene reso pubblico. Questo nell’interesse di tutta la città.
Invece si continua a spremere fino all’ultima goccia i cittadini onesti, colpevoli di aver gettato una buccia di mandarino nella pattumella sbagliata, chiudendo gli occhi sulle “travi” di cemento di ricchi imprenditori che evidentemente, invece di indifferenziare la spazzatura, indifferenziano gli amici che contano. E ci fermiamo qui, lasciando ai lettori le riflessioni del caso.”
RIFLESSIONI POST CONSIGLIO SUL “CARO” TARI
A margine di quanto all’epoca scritto, al Sindaco cui sono occorsi quasi 50 minuti per rispondere alla interpellanza ripetendo più volte gli stessi concetti, che evidentemente non ricorda che l’indifferenziato non ha buste consegnate dalla Navita ma può essere conferito nelle pattumelle nelle più svariate forme, così come la carta ed il vetro non hanno buste trasparenti in cui esser collocati, a differenza della plastica, dell’umido e degli indumenti che però non vengono ritirati, sentiamo di dover rispondere che le aliquote alte in realtà sono determinate dal dover coprire i costi di smaltimento dei “grandi” evasori, ovvero di coloro che non pagano affatto, pur producendo o avendo prodotto ingenti quantità di rifiuti ed oggi attendono serenamente che il debito vada prescritto e magari nel frattempo, se imprenditori, chiudono anche baracca e burattini.
Inserire le foto trappole nei pressi dei cestini è un inutile spreco… quanto mai potrà esser lasciato in un cestino e dintorni, rispetto alle mega discariche a cielo aperto?
In proporzione meglio puntare a dissuadere chi sporca di più, in attesa delle risorse regionali che evidentemente sono molto più gradite. Infine, stando a quanto testimoniato dagli stessi sanzionati, parrebbe che diverse multe siano state pagate e non solo verbalizzate. Condividiamo il suo pensiero su quanto sia declassificante per un agente municipale rovistare nelle pattumelle, motivo per cui meglio esonerare la Polizia municipale da questo ingrato compito e lasciare che gli stessi operatori della Navita, a controllo a campione effettuato, lascino la pattumella ancor piena al suo proprietario, come suggerito nell’editoriale, con un bel biglietto affinché controlli meglio con magari l’elenco di quel che andrebbe conferito.