Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha nominato due nuovi componenti della Giunta: Rocco Palese (nella foto) con delega alla “Sanità, Benessere animale, Controlli Interni, Controlli connessi alla gestione emergenza COVID-19” e Gianfranco Lopane con delega al “Turismo, Sviluppo e impresa turistica”.
Rocco Palese, ex parlamentare di Forza Italia, già nella Giunta di centrodestra con Raffaele Fitto governatore ed avversario di Nichi Vendola alle elezioni del 2010.
Gianfranco Lopane, già consigliere regionale nella lista ‘Con’: il governatore gli ha attribuito le deleghe a “Turismo, Sviluppo e impresa turistica”. In questo caso Emiliano ha compensato la lista civica che aveva perso come rappresentante Lopalco, eletto proprio attraverso ‘Con’.
Inoltre il presidente ha nominato la consigliera regionale Grazia Di Bari (Movimento 5 Stelle), Consigliera delegata per le politiche culturali, il patrimonio materiale e immateriale e la valorizzazione dei borghi.
La Consigliera delegata, per l’esecuzione dell’incarico, potrà avvalersi dei mezzi e delle competenze di ARTI Puglia, Fondazione Apulia Film Commission, del Dipartimento Turismo, Economia della cultura e valorizzazione del territorio, nonché della collaborazione, per quanto possa occorrere, degli altri Dipartimenti e Agenzie della Regione Puglia, con potere di organizzare e porre in essere quanto alla stessa demandata mediante specifici gruppi di lavoro.
In merito, registriamo una dichiarazione del capogruppo regionale di Fratelli d’Italia, Ignazio Zullo, candidato consigliere con “Palese Presidente” nel 2010.
“Con Rocco Palese abbiamo condiviso un lungo percorso politico-amministrativo. Sempre dalla stessa parte, nel centrodestra. Dove noi siamo rimasti, in totale antitesi al centrosinistra di Nichi Vendola prima, e poi di Michele Emiliano.
Tutti gli attacchi e le critiche del centrosinistra pugliese alle scelte politiche e amministrative del governo Fitto, infatti, erano, anche o soprattutto, attacchi a decisioni che Palese condivideva e difendeva da assessore alla Programmazione e Bilancio o vicepresidente della Giunta, in entrambi i casi con forti influenze sull’Assessorato alla Sanità. Quella Sanità targata Fitto tanto osteggiata dal centrosinistra. Insomma, Palese era il protagonista di quell’epoca per questo era uno dei politici che il centrosinistra contestava fortemente.
Francamente, mai, mi sarei aspettato che Palese dopo aver rappresentato il centrodestra, a vari livelli, si lasciasse incantare dal potere al punto tale da rinnegare principi, valori e ideologie in cambio di una poltrona. Quelle poltrone che lui ha così fortemente osteggiato facendone il suo cavallo di battaglia quando eravamo all’opposizione del governo Vendola e lui era il nostro capogruppo!
Ogni fenomeno ha, però, il rovescio della medaglia e oggi un lato positivo c’è: il centrodestra si purifica dalle ambiguità di personaggi che non hanno il coraggio delle proprie idee. Il coraggio di rimarcare che esiste una netta e chiara distinzione fra valori, principi e modi di governare la cosa pubblica fra il centrodestra e il centrosinistra, e che preferiscono stare di qua o di là a seconda del clima favorevole come se fossero uccelli migratori.
E’ altrettanto evidente che esiste, però, un altro problema, la cui soluzione la lasciamo decifrare al centrosinistra. Gli esponenti di quella coalizione che hanno avversato Palese sia da candidato presidente contro Vendola, sia da candidato senatore in un collegio uninominale (come esponente del centrodestra nelle ultime elezioni politiche), e che oggi si ritrovano a governare con Emiliano che, in oltre sei anni, non è mai riuscito a trovare fra gli eletti del centrosinistra consiglieri regionali in grado di ricoprire il ruolo di assessore alla Sanità. Nulla hanno da dire? Non hanno nulla – anche sul piano della propria dignità – sul fatto che i posti chiave, quelli determinanti nelle scelte politiche, sono occupati per lo più da transfughi del centrodestra.
Oggi più che mai fa specie il motto elettorale di Emiliano è: combattere l’avanzata delle destre! Visto che poi la ‘battaglia’ contro le destre la conduce con politici di destra. E’ evidente che il vero obiettivo di Emiliano è, quindi, depotenziare il centrosinistra, mediante la costruzione di una corte di vassalli al suo servizio.
Infine una domanda, come si suol dire, sorge spontanea: come si sentono politici, militanti, simpatizzanti del centrosinistra – insomma, tutti coloro che hanno sparato cannonate (e non solo) contro Palese – a non essere considerati all’altezza dei compiti amministrativi da Emiliano, che preferisce Palese, protagonista nel governo Fitto, tanto avversato e vituperato, a loro?”