Il Comune in cerca di un affidatario

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Un affidamento trentennale in cambio della ristrutturazione del Polisportivo Comunale di via Grumo. Il tutto a “canone zero” ma con la speranza che vi sia per la popolazione cassanese una “consistente utilità sociale”.

Prende così corpo un vecchio progetto della Sindaca Maria Pia Di Medio, già prospettato nel suo primo governo cittadino, con una manifestazione di interesse rivolta a società, gruppi privati, enti e associazioni del Terzo Settore.

Il Polisportivo Comunale, dunque, passerebbe nelle mani di questo soggetto per 30 anni, fino al 31 dicembre 2052 e in maniera del tutto gratuita.  Il Comune, cioè, non incasserebbe nulla dalle attività che si svolgono nell’impianto né ci rimetterebbe in termini di gestione, bollette, manutenzione.

A carico del soggetto ci sarebbe tutta la ristrutturazione e la messa a norma dei campi da gioco (calcio, beach-volley, pallacanestro, calcio a 5), dei palazzetti, dei campi da tennis e della pista da atletica e dei relativi servizi.

L’idea, insomma, è che per farlo rendere economicamente, il soggetto affidatario possa investire sull’impianto mettendolo “a norma” e facendolo funzionare in maniera tale da poter produrre incassi tali da coprire l’investimento iniziale e producendo utili.

La “Manifestazione di Interesse”, pubblicata l’altro giorno sull’Albo pretorio del Comune, scade il prossimo 25 febbraio: entro quella data il soggetto affidatario (che potrebbe anche comprendere una sorta di ATI dunque più soggetti riuniti sotto l’ala di un capofila) deve produrre una relazione tecnico-descrittiva nella quale elencare i miglioramenti che si intendono attivare, le manifestazioni che si intendono organizzare (in particolare sportive ma non solo), la somma che si intende investire per la ristrutturazione complessiva.

Sulla base delle proposte arrivate in Comune e di una griglia di punteggi, si procederà ad affidare l’impianto di via Grumo che da decenni attende un rilancio ed una piena efficienza data la potenzialità che esso offre.

Il proprietario dell’impianto, ovvero il Comune, vigilerà affinché la struttura resti integra in tutte le sue parti (non ci potranno essere, ad esempio, abbattimenti o demolizioni né la costruzione di volumetrie, che pregiudichino l’esistenza delle diverse parti del Polisportivo) e tutte le modifiche, i miglioramenti o le attività dovranno essere comunicate all’ente e da esso autorizzate, pena la scissione del contratto. Una circostanza che potrà avvenire, si legge nella Manifestazione, anche per altri motivi: inadempimento da parte del conduttore rispetto a quanto programmato, inottemperanze, frode, danno all’immagine del Comune e via di seguito.

Ad oltre 40 anni dalla sua realizzazione, il Polisportivo comunale cerca, quindi, un rilancio in termini di utilizzabilità da parte degli utenti e sostenibilità dei costi di gestione: sarà la volta buona? Oppure l’ennesimo tentativo a vuoto?

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