“Stretta” sui villini dei Borghi extraurbani da parte dell’Ufficio Tecnico Comunale e della Polizia Locale, negli ultimi mesi. Controlli stringenti, cioè, vengono effettuati sempre più spesso su lavori edili di allargamento e ampliamento delle superfici e delle cubature che magari vengono dichiarati in Comune ma poi eseguiti in maniera difforme oppure non vengono dichiarati affatto, contando sulla ormai nota “extraterritorialità” di quell’area di Cassano delle Murge.
Ma dopo anni, decenni di tolleranza qualcosa sta cambiando e sono due – negli ultimi mesi – gli episodi di controllo e verifica di alcuni lavori edili giudicati “abusivi” e per i quali l’UTC ha chiesto l’abbattimento e il ripristino dei luoghi.
Nell’ottobre scorso in Contrada Frà Diavolo fu posta sotto sequestro una villa interessata da un intervento edilizio realizzato in assenza di titoli autorizzativi consistenti nella diversa distribuzione spazi interni, la realizzazione di pavimentazione esterna, la realizzazione di due locali con rivestimento delle pareti interne e la copertura in legno lamellare di parte del cortile retrostante.
La proprietaria, una donna originaria del Tarantino ma residente a Cassano, fu obbligata al ripristino dei luoghi dopo aver abbattuto le opere già eseguite. A mesi di distanza quell’attività non si è compiuta e la proprietaria ha chiesto (e ottenuto) alla Polizia Locale una proroga di 90 giorni per completare le opere di abbattimento e ripristino che dovranno ora concludersi entro il prossimo maggio.
Altro episodio, sempre in Contrada Frà Diavolo e sempre nello stesso borgo “Valle Verde”: la Polizia Locale e l’UTC fanno un controllo in un villino, scoprendo opere abusive già realizzate ovvero la realizzazione di un vano cucina (che prima non c’era) di quasi 20 mq., coperto e coibentato con pannelli.
Il proprietario, un uomo di origini calabresi, domiciliato a Cassano, dovrà ora abbattere il manufatto abusivo e ripristinare i luoghi.