Questa volta tocca ad un ragazzino
Quando avviene un atto di violenza fisica fra minorenni, magari conoscenti fra loro, diventa complicato raccontarla, non perché non si conoscono i particolari ma facilmente puoi urtare la sensibilità delle parti e lo stato d’animo di chi questo vile gesto lo ha subito. Storia di ragazzi di 13 anni, uno di Casamassima l’altro di Valenzano, presso la villetta fra via Tagliamento e via Piave, l’aggredito è un ragazzo casamassimese dolce, timido, chiuso e ancora molto provato dalla perdita del fratello maggiore, a causa di un incidente stradale. I due ragazzi sono in compagnia di altri coetanei, forse a causa di un bisticcio come spesso avvengono fra ragazzi di quell’età, il ragazzo di Valenzano aggredisce il coetaneo sferrandogli dei pugni sul volto procurandogli contusioni a naso e bocca, portando anche alla fuoriuscita di sangue. La paura ed il trauma procurato al ragazzo, già psicologicamente molto provato, lo destabilizzano. Mentre scriviamo, sono passate quasi 24 ore, il ragazzo è ritornato in ospedale, non si sente per niente bene. Si poteva evitare tutto questo? Il fattaccio è avvenuto verso le 18.30 non un orario impossibile da tenere sotto controllo. Si può illuminare meglio quella villetta? Certo, già con lampade a led, la si potrebbe rendere facilmente illuminata a giorno. Si potrebbe aumentare la sicurezza? Ovviamente tutto si può migliorare, con una video sorveglianza adeguata, ed una presenza maggiore, si potrebbe già fare tanto. Si poteva prevenire? Ovvio che in questo caso devono intervenire le famiglie con un’attenzione e prevenzione scrupolose che devono iniziare già in casa. Tre aggressioni, anche se completamente diverse, a Casamassima in così poco tempo devono far riflettere tutti noi, ad iniziare dalla politica, dalle forze di polizia, dalle famiglie, dalle associazioni e soprattutto da tutti noi cittadini, perché, ormai, abbiamo intrapreso insieme una brutta strada da cui, dopo, sarà difficile uscirne.