Maniero è innocente

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Truffati e beffati alcuni cittadini cassanesi che avevano pagato fior di commissioni per l’acquisto di alcuni depuratori domestici per l’acqua senza riceverli: il Tribunale di Bari ha mandato assolto “per non aver commesso il fatto” l’unico imputato, quel Felice Maniero noto alle cronache degli anni ’80 per essere stato il capo della “mafia del Brenta”.

I fatti risalgono al mese di luglio 2014 allorquando, secondo la Procura di Bari, Maniero avrebbe ricevuto delle commissioni per svariate migliaia di euro da alcuni privati di Cassano delle Murge per l’installazione di macchinari per addolcire l’acqua, denominati “Water Softners Mts” e prodotti da una società facente capo a Maniero.

Macchinari, in realtà, mai forniti nonostante i pagamenti effettuati.

Di qui le denunce per truffa aggravata e le successive costituzioni di parte civile da parte delle persone offese che in aula non si erano mai presentate nel corso del processo, tanto che era stato necessario disporre, su ordine del Tribunale di Bari, l’accompagnamento coattivo nei loro confronti ad opera dei Carabinieri.

Le vittime della truffa, comunque, dinanzi ai giudici della Seconda Sezione Penale, presieduto da Giovanna Dimiccoli, hanno confermato tutte le accuse dinanzi a Felice Maniero, in videocollegamento dal carcere dove si trova ristretto per altro.

Ma le testimonianze dei cassanesi non sono bastate alla corte che ha mandato assolto Felice Maniero alias “faccia d’angelo” che almeno in questo caso se l’è cavata lasciando nelle mani dei nostri concittadini solo…acqua fresca.

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