Ma noi vogliamo la pace
Il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelenskyy ha rilasciato ieri un’intervista all’AP in cui ha dichiarato di essere completamente dedicato a conseguire la pace nonostante le atrocità compiute dalle forze russe, di cui il mondo è venuto a conoscenza in questi giorni..
Zelensky è apparso nei consueti abiti militari che hanno contribuito a costruire di lui l’immagine di combattente, leader del suo popolo; e lo ha fatto nel complesso degli uffici presidenziali a Kiev, circondati da sacchi di sabbia. Il volto teso, tirato.
“Nessuno vuole negoziare con una persona o persone che hanno torturato questa nazione. È tutto comprensibile. E come uomo, come padre, lo capisco molto bene, ma non vogliamo perdere opportunità, se le abbiamo, per una soluzione diplomatica”.
Volodymyr Zelensky
Analizzando la situazione militare ha riconosciuto alle forze che difendono il Donbass e la città portuale Mariupol un ruolo molto importante, tenendo impegnate nel combattimento molte delle forze nemiche. È proprio sul fronte orientale che il presidente aspetta una nuova ondata di scontri, in seguito alla riorganizzazione dell’esercito russo ritiratosi dai territori a Nord di Kiev, ed a questo proposito chiede ai paesi occidentali nuove armi.
Lottare è necessario, ha proseguito il Presidente ucraino, “Dobbiamo combattere, ma combattere per la vita. Non puoi combattere per la polvere quando non c’è niente e nessuna gente. Ecco perché è importante fermare questa guerra”.
Zelenskyy si è detto fiducioso che gli ucraini accetterebbero la pace nonostante gli orrori a cui hanno assistito nella guerra durata più di sei settimane, come ad esempio le atrocità di Bucha, ma nonostante le speranze di pace, ha riconosciuto di dover essere “realistico” sulle prospettive di una rapida risoluzione, dato che i negoziati sono stati finora limitati a colloqui di basso livello che non includono il presidente russo Vladimir Putin.
Rai News