Il presidente degli Usa annuncia l’invio di oltre 700 milioni di dollari in aiuti militari al Paese. Putin alla conquista del Donbass, ma piovono le accuse di uso di armi chimiche su Mariupol. Zelensky propone uno scambio di prigionieri.
Negoziati in stallo, in un “vicolo cieco”, per colpa dell’Ucraina. È così che il presidente russo attacca Kiev, responsabile, secondo Vladimir Putin, del blocco dei colloqui. La guerra quindi continuerà, annuncia, per la conquista dell’intero Donbass a protezione della popolazione russofona. Intanto da Mariupol viene fornito un primo bilancio dei morti da fine febbraio. Si parla di almeno ventimila, molti dei quali probabilmente vittime, secondo quanto riportato dai media nelle ultime 24 ore, delle armi chimiche utilizzate dalle forze russe. Una notizia che preoccupa l’Opac, l’Organizzazione per la proibizione del le armi chimiche, la cui veridicità, però, ad oggi non è ancora stato possibile accertare. Lo stesso presidente ucraino Volodymyr Zelensky avrebbe ammesso l’impossibilità, al momento, di una indagine completa sulla eventuale sostanza utilizzata nella città. Sarebbe intanto salito a 190 il numero di bambini rimasti uccisi dall’inizio dell’invasione russa, circa 350 i minori rimasti feriti. A Bucha e altri sobborghi della capitale occupati dai russi, secondo il ministero dell’interno ucraino, sarebbero oltre 700 i morti e circa 200 i dispersi.
Biden e l’accusa di genocidio
Il presidente americano Joe Biden, per la prima volta, lancia l’accusa a Putin di genocidio, una definizione non condivisa da chi, come il presidente francese Emmanuel Macron, ritiene “che l’escalation delle parole” non possa servire alla causa. Gli ucraini nel frattempo hanno dichiarato per oggi il blocco dei corridoi umanitari, a causa della pericolosità della situazione, accusando i russi di aver violato gli accordi per far uscire i civili dalle zone di conflitto. Kiev ha anche avanzato alcune proposte alla Russia, come lo scambio tra l’oligarca russo Medvedchuk, considerato vicino al presidente russo, e gli ucraini fatti prigionieri dalle forze russe. Medvedchuk, deputato e leader dell’opposizione filorussa, e considerato il ‘traditore numero uno’ di Kiev, è stato arrestato con un’operazione dell’intelligence ucraina. Dagli Stati uniti intanto arriva la notizia che l’amministrazione Biden annuncerà nelle prossime ore altri 750 milioni di dollari in aiuti militari presto a disposizione dell’Ucraina.
Francesca Sabatinelli – Città del Vaticano