AstraZeneca: 200 posti di lavoro

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AstraZeneca offre lavoro in Italia. “Quest’anno assumeremo più di 200 persone in tutto il territorio nazionale arrivando ad essere oltre mille in tutta Italia. Circa il 40% di queste 200 assunzioni saranno qua nella nuova sede al Mind”, il Milano Innovation District. E’ quanto dice Lorenzo Wittum, presidente e amministratore delegato di AstraZeneca Italia, oggi in occasione dell’inaugurazione della sede dell’azienda anglosvedese al Mind, che sorge nell’area che ha ospitato Expo.

“La nostra sede al Mind sarà la nuova casa per più di 300 dei nostri colleghi che attualmente lavorano qui a Milano”. “Questo è un trasferimento strategico per AstraZeneca perché qui ci sono tutte le premesse per accelerare su ricerca e innovazione, che sono parte del nostro Dna. Confermiamo qui oggi il nostro investimento per il triennio 2020-2023, nel quale abbiamo puntato al raddoppio dell’investimento in ricerca arrivando fino a circa 50 milioni di euro. Vogliamo arrivare al raddoppio dell’occupazione attivata e anche a portare un contributo al Pil di 2 miliardi di euro. Siamo sulla buona strada”. “Qui ci sono istituzioni importanti dal punto di vista scientifico, università e aziende private che stanno trasferendo qui la loro sede, start-up, acceleratori, associazioni industriali, società scientifiche – osserva -. E crediamo davvero che la cosa importante sia collaborare e lavorare insieme. Vogliamo accelerare nelle partnership pubblico-privato per lo sviluppo di progetti concreti per i pazienti e per tutta la società”.

Per quanto riguarda l’attività scientifica,” siamo già arrivati a 118 studi clinici, che è un 50% in più rispetto a 18 mesi fa”, aggiunge il manager e, parlando delle assunzioni, delle quali circa il 40% nella nuova sede, sottolinea che “è tutto personale qualificato, il 75% sono laureati, e di questi circa un 10% sono sotto i 30 anni con una parità fra uomini e donne che è uno dei nostri obiettivi molto importanti”.

L’azienda conferma dunque gli obiettivi fissati per il 2020-2023: raddoppiare nel triennio gli investimenti in ricerca clinica portandoli a 48 milioni di euro, l’impatto generato sul Pil con una previsione di 2 miliardi e l’occupazione con 6.000 posti di lavoro attivati, considerando l’indotto.

MONOCLONALI – Dall’Italia “sono state acquistate 20mila dosi” del mix di anticorpi monoclonali per la prevenzione di Covid, Evusheld. “E in questo momento stiamo lavorando con le Regioni per accelerare la possibilità di fare arrivare concretamente ai pazienti questo anticorpo”. “Attualmente siamo focalizzati” su questo anticorpo monoclonale “per la profilassi dei pazienti che non riescono a sviluppare anticorpi” contro Sars-CoV-2 “dopo le prime dosi del vaccino. Questo è importante perché c’è una grande quantità di pazienti che purtroppo non sono coperti e sono pazienti immunocompromessi che è fondamentale proteggere. L’anticorpo è già approvato dall’agenzia europea del farmaco Ema e dall’italiana Aifa, i trattamenti sono iniziati e ogni settimana Aifa pubblica il numero di quelli avviati”.

OMICRON – “Attualmente no”, non è in programma l’uscita di un vaccino anti-Covid ‘adattato’ per la variante Omicron di Sars-CoV-2. In questo momento, ha chiarito, “la nostra focalizzazione è sull’anticorpo monoclonale” Evusheld per la prevenzione di Covid-19 “perché crediamo possa essere una grande soluzione per tutti coloro che hanno gravi patologie e non riescono a sviluppare anticorpi”. Quanto al vaccino anti-Covid approvato, Vaxzevria, Wittum fa il punto: “Abbiamo distribuito negli ultimi 14 mesi circa 3 miliardi di dosi di vaccino in tutto il mondo. Attualmente non abbiamo più un contratto con l’Europa, ma ci sono dei contratti nel resto del mondo”.

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