Missile ipersonico russo, cos’è il Kinzhal

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Nuovo attacco della Russia all’Ucraina con il missile balistico duale ipersonico Kh-47M2 Kinzhal (pugnale), già impiegato per la prima volta in combattimento, lo scorso 19 marzo. In quell’occasione era stato lanciato da un Mig-31K russo, contro un deposito di munizioni sotterraneo a Delyatin, nella regione di Ivano-Frankovsk, non lontano dal confine con la Romania, in epoca sovietica, deposito per testate nucleari.

Il Kinzhal (progettato come un Iskander, ma da caricare su un aereo) è un sistema che può essere armato sia con testate convenzionali che nucleari (da qui l’aggettivo duale), in grado di bucare le difesa anti missilistiche (che l’Ucraina non ha) e questo rende il suo impiego nel contesto di questa guerra esclusivamente dimostrativo.

Vladimir Putin lo aveva definito un'”arma ideale” quando, nel marzo del 2018, ne aveva parlato per la prima volta in pubblico. Fa parte del nuovo gruppo di sistemi ipersonici sviluppati in Russia (oltre al missile intercontinentale Avangard e al missile da crociera Tskinkal). La tecnologia ipersonica in quel Paese viene ora considerata avanzata.

Kinzhal ha una gittata di 2mila chilometri, se lanciato da un Mig (3mila da un Tu-22M3), può raggiungere la velocità di Mach10 (12mila chilometri l’ora), e segue una traiettoria non prevedibile. “Il suo ruolo nella deterrenza non nucleare è nelle prime fasi di una escalation. Tutttavia è inteso primariamente come arma nucleare”, si legge in un recente articolo del Center for Strategic and International Studies.

Ucraina, Kiev: “Registrati 10.619 crimini di guerra”

Sono 10.619 i crimini di guerra e di aggressione registrati da inizio conflitto in Ucraina. Lo fa sapere la Procura generale di Kiev, diffondendo una sintesi dell’attività svolta dal 24 febbraio. La quasi totalità dei crimini di guerra riguardano il mancato rispetto del diritto bellico, 49 la pianificazione, la preparazione e l’avvio di un conflitto d’aggressione e 15 la propaganda.

Contro la sicurezza nazionale sono stati registrati 5.038 crimini. In oltre la metà dei casi il reato contestato è la minaccia dell’integrità nazionale e dell’inviolabilità dell’Ucraina, 814 procedimenti sono per tradimento e 61 per sabotaggio. I sospettati, rappresentanti della dirigenza militare e politica russa, sono 622.

Dall’inizio del conflitto alla Procura generale risultano 226 bambini uccisi e 416 feriti, ma si tratta di un bilancio provvisorio, poiché – precisa l’ufficio del pg – non tiene pienamente conto di ciò che è avvenuto nei luoghi in cui le ostilità sono ancora in atto.

Ucraina, Kuleba: “Puntiamo alla liberazione di tutti territori occupati”

“La vittoria per l’Ucraina sarà la liberazione di tutti i nostri territori occupati” dalla Russia. Ad affermarlo è il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba. “Nei primi mesi di guerra – sottolinea – la vittoria per noi era far allontanare l’esercito russo tornando alle posizioni prima del 24 febbraio e il pagamento delle riparazioni per i danni arrecati. Ora, se noi saremo forti sul fronte militare e vinceremo la guerra per il Donbass, che sarà cruciale per le successive dinamiche della guerra, certamente la vittoria in questa guerra per noi sarà la liberazione del resto del nostro territorio”. Il ministro ha anche aggiunto che se l’occidente fornirà le armi velocemente all’Ucraina le forze armate saranno capaci di respingere completamente il nemico.

Mariupol, Kiev: “Lavoriamo per portare militari Azovstal in Paese terzo”

Far uscire dallo stabilimento Azovstal i militari e i medici e portarli nel territorio di un Paese terzo in cui rimarrebbero fino alla fine della guerra. A questo stanno lavorando il presidente e tutta la dirigenza ucraina secondo quanto comunicato dalla Guardia Nazionale Ucraina.

“Il presidente dell’Ucraina personalmente – afferma il rapporto – e l’intera leadership dello Stato stanno facendo sforzi per trovare opportunità per l’evacuazione dei civili da Azovstal e continuano a lavorare sull’applicazione della procedura per combattenti feriti, medici e militari, anche con il coinvolgimento dell’aiuto della comunità mondiale”.

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