Il Parlamento Europeo e il Consiglio, colegislatori dell’Unione Europea, hanno raggiunto ieri notte un accordo per prorogare di un anno la validità del certificato digitale Covid Ue, meglio noto come Green Pass, che sarebbe scaduto il 30 giugno prossimo. L’obiettivo è continuare a disporre di uno strumento utile a facilitare gli spostamenti nell’Ue, nel caso in cui dovesse emergere una nuova variante preoccupante del Sars-CoV-2.
Gli Stati dovranno astenersi dall’imporre restrizioni alla libera circolazione per i titolari del certificato: potranno imporle solo se proporzionate, necessarie e non discriminatorie, allo scopo di tutelare la salute pubblica. Il Green Pass a livello Ue è concepito esclusivamente come strumento per facilitare la libertà di circolazione nell’Unione: sono gli Stati che, eventualmente, decidono di utilizzarlo anche a fini interni di gestione della pandemia.
Lo schema del Green Pass, concepito fin dall’inizio come uno strumento temporaneo perché comporta restrizioni della libertà motivate dalla necessità di tutelare la salute pubblica, verrà terminato quando la situazione epidemiologica lo permetterà. L’accordo dovrà ora essere adottato da Consiglio e Parlamento, per entrare in vigore entro il 30 giugno. L’Aula lo voterà nella miniplenaria della settimana prossima a Bruxelles.
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