Tensione nel governo. Draghi da Mattarella

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Oggi consiglio dei ministri. E alla Camera deciso il rinvio alla prossima settimana dei provvedimenti iscritti all’ordine del giorno, tra cui lo Ius Scholae e la cannabis.

Nel governo si respira aria di crisi. Anche se ufficialmente si prova a gettare acqua sul fuoco. Cresce però il pressing dei deputati e senatori M5S su Giuseppe Conte per uscire dal governo ed eventualmente mantenere l’appoggio esterno.

Dal canto suo Mario Draghi ha lasciato in anticipo il vertice Nato per rientrare in nottata a Roma. La motivazione ufficiale è il Consiglio dei ministri che si terrà oggi, su caro bollette e assestamento di bilancio. Ma è chiaro che ha a che fare con la tensione che si respira nel governo. Prima di partire il presidente del Consiglio ha provato a rassicurare tutti: “Il governo non rischia”.

Ma sta di fatto che Giuseppe Conte ha accusato il premier di aver chiesto la sua testa a Beppe Grillo”: Trovo sinceramente grave che un premier tecnico che ha avuto da noi sin dall’inizio investitura, si intrometta nella vita di forze politiche che lo sostengono”. Così Draghi ha dovuto spiegare di aver chiamato Conte: “Abbiamo iniziato il chiarimento, ci risentiremo domani per vederci al più presto”. 

Da fonti di Palazzo Chigi hanno aggiunto: “Draghi non ha mai detto o chiesto a Beppe Grillo di rimuovere Giuseppe Conte dal M5s”.

Intanto un altro fronte lo apre Matteo Salvini, che a Roma ha riunito d’urgenza i suoi parlamentari per denunciare le “volgari provocazioni della sinistra”.

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