Bertagnolli: “Grande emozione essere al Premio Fair Play Menarini”
“Essere qui è sicuramente una grande emozione e siamo fieri di essere qui per rappresentare gli atleti e lo sport paralimpico che è ancora un po’ sottovalutato, che non è troppo conosciuto ma che sta prendendo tanto piede proprio perchè, secondo me, porta avanti quel gioco di squadra e quel fair play, quella correttezza nei comportamenti di tutti gli atleti, in tutti gli sport, compreso il nostro, lo sci alpino”. Lo ha detto Giacomo Bertagnolli, il ‘Ragazzo d’oro’ del Trentino, conquistatore seriale di trofei sulle piste di sci alpino paralimpico, intervenendo a Firenze, in Palazzo Vecchio, alla serata inaugurale del Premio Internazionale Fair Play Menarini.
“Che cos’è il fair play? Per me l’essere onesti e capaci di accettare le sconfitte ma anche esultare quando si vince”, ha sottolineato Bertagnolli.
“Nello sport paralimpico ci sono tantissimi esempi di fair play non solo perchè c’è la competizione ma perchè la competizione è fatta da persone con una disabilità che rende le cose più difficili da una parte ma anche più avvincenti, una sfida ancora più grande da superare – ha spiegato lo sciatore paralimpico – Nella mia carriera ho vinto tante medaglie ma la mia soddisfazione più grande è non vincere l’ennesima medaglia d’oro ma sapere che dietro o davanti a me ci sono persone che si stanno facendo in quattro per battermi, e quindi questa continua competizione ed alzarsi di livello è incredibile. Questo inverno a Pechino il mio compagno di squadra finalmente ha portato a casa una medaglia, e questa condivisione ha portato a festeggiare tutti insieme. Non sono solo io che porto a casa le medaglie ma un’intera squadra ed un’intera nazione che condivide un sogno paralimpico”.
Stoner: “Un grande onore essere premiato con il Fair Play Menarini”
“E’ un onore essere stato scelto per questo premio, è fantastico: negli ultimi anni è stato molto difficile viaggiare per tutti per questi eventi quindi è meraviglioso vedere che tutti si riuniscono di nuovo, e come ho detto è un enorme privilegio”. Lo ha detto il campione di motociclismo Casey Stoner, il vincitore dei due MotoGp 2007 e 2011, intervenendo a Firenze, in Palazzo Vecchio, alla serata inaugurale del Premio Internazionale Fair Play Menarini.
“In quest’ultimo anno è difficile capire la MotoGp, perché da una gara all’altro vedi una lista di risultati molto diversa: il vincitore di un gran premio magari il weekend dopo fa fatica a finire nei primi 5 o 6, forse ancora peggio. Quindi è molto difficile vedere chi è forte in maniera costante – ha aggiunto Stoner parlando con i giornalisti – Non dico che le moto siano facili da guidare, ma sembra che ognuno sia capace di avvicinarsi al massimo della prestazione un po’ più facilmente, e quindi poi è più difficile capire chi veramente fa la differenza. Ho la percezione che alcuni piloti che sono stati davanti non ci sarebbero stati, se le moto non fossero così gestibili”.
Palando del MotoGp dopo l’uscita di Valentino Rossi, Stoner ha spiegato: “Valentino si è ritirato alla fine dell’ultimo anno, ma purtroppo non era più così forte negli ultimi anni, ed era fuori dalla lotta per il titolo mondiale, quindi non è cambiato così tanto senza di lui. Però sicuramente penso che la MotoGp abbia perso molti fan che venivano alle gare per vedere Valentino ogni mese, per cui vedremo che cosa succederà il prossimo anno”.
Parlando del pilota Francesco Bagnaia, Stoner ha detto che lo considera “un bravo ragazzo: lui ha i miei vecchi meccanici, sta lavorando duro. Ha fatto troppi errori quest’anno, ma finché non sei nella sua situazione non puoi capire, ed è molto facile giudicare da fuori, quindi preferisco non commentare, preferisco non dire nulla. Ma la velocità c’è. Forse devi semplicemente accettare che non puoi vincere ogni gara, e devi finire un po’ più gare: però, di nuovo, è molto facile commentare da fuori gli errori”.
Quanto all’importanza del fair play nello sport, Stoner ha afferamato: “Ci sono tante differenti angolazioni dalle quali puoi vedere il fair play. Per me è un vecchio detto australiano in lingua inglese: fai agli altri quello che vorresti gli altri facessero a te. E’ un principio che provo sempre ad applicare: qualche volta non sono stato in grado di farlo, ma in generale cerco sempre di trattare tutti come vorrei che mi trattassero. Qualche volta era difficile perché mi avevano trattato in un modo molto diverso, però cerco sempre di rispettare i miei avversari, le persone intorno a me, le persone che lavorano dietro le quinte. Tutti hanno una pressione addosso, però hanno un lavoro da fare, e non è facile”.
Nardella: “Fair Play Menarini un premio che è cresciuto egli anni”
“E’ un premio che è cresciuto negli anni grazie al sostegno di Menarini, una grande azienda di Firenze e della Toscana di cui siamo orgogliosi. Menarini, primario gruppo farmaceutico, è vanto per l’Italia tutta”. Lo ha detto il sindaco di Firenze, Dario Nardella, intervenendo in Palazzo Vecchio, alla serata inaugurale del Premio Internazionale Fair Play Menarini.
“Il fair play, con i suoi valori, è un modello per tutti, soprattutto per i giovani – ha aggiunto Nardella – Attraverso lo sport possiamo parlare ai giovani, dialogare con loro”.
Menarini, debutta a Firenze ‘Il XXVI Premio Internazionale Fair Play’
È tutto pronto per l’esordio del XXVI Premio Internazionale Fair Play Menarini. Martedì 5 luglio, la kermesse sui grandi valori dello sport organizzata dalla Fondazione Fair Play Menarini inaugura il programma dell’edizione 2022 con il talk show “I campioni si raccontano”. Il Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, a Firenze, accoglie nei suoi magnifici ambienti alcune delle leggende sportive selezionate quest’anno per ricevere il riconoscimento destinato ai modelli di talento ed etica. Un evento all’insegna della condivisione e dell’intrattenimento di qualità, che sarà trasmesso in diretta su Rtv38 (canale 10 del digitale terrestre e in streaming sulla pagina Facebook Play38), dalle ore 21:20. “Siamo davvero felici e onorati di portare a Firenze una rappresentanza dei nostri premiati 2022” afferma Ennio Troiano, membro del Board della Fondazione Fair Play Menarini. “Confidiamo che la diretta tv ci consenta di allargare il più possibile la platea di appassionati di questo meraviglioso premio. Il nostro invito alla visione è rivolto soprattutto ai più giovani, che attraverso il format ‘I campioni si raccontano’ potranno scovare modelli di sport e di vita da cui prendere ispirazione nel loro percorso verso l’età adulta” aggiunge ancora Troiano.
È la prima volta che il Premio Internazionale Fair Play Menarini porta a Firenze questo appuntamento, da sempre uno dei momenti più amati dal pubblico della manifestazione. Una scelta con cui la Fondazione ha voluto mettere nero su bianco il suo particolare legame con la città dove ha sede la casa madre del Gruppo Menarini. “Siamo orgogliosi di ospitare a Firenze, a Palazzo Vecchio, i campioni dello sport” scandisce il sindaco di Firenze, Dario Nardella, che sarà presente alla serata. Nardella sottolinea che “per una manifestazione che celebra forse il principio fondante dello sport stesso, quel fair play, quel rispetto dell’altro, che dovrebbe essere alla base di ogni disciplina e anche di ogni ambito della vita. Un sentito ringraziamento va a Menarini, azienda fiorentina di assoluta eccellenza nazionale e internazionale, che per prima ha creduto e lanciato questo progetto, nato oltre 25 anni fa, e che oggi continua il suo percorso di imprenditoria legata profondamente alla società e anche alla città in cui è presente da più di un secolo”. Ci sono anche le super campionesse Federica Pellegrini e Tania Cagnotto nella lunga lista delle ‘medaglie’ del XXVI Premio Internazionale Fair Play Menarini che debutta domani a Firenze. Le due campionesse icone italiane si sono aggiudicate, rispettivamente, il premio per la Categoria “Personaggio mito” – Sustenium Energia e Cuore e il riconoscimento per la Categoria “Un sorriso per la vita”.
Durante “I campioni si raccontano”, gli ospiti che salgono sul palco portano con sé le loro storie straordinarie, fatte di enormi successi e testimonianze dei più nobili principi dello sport. È questo il caso di Marcelo Bielsa, l’allenatore di calcio passato alla storia per il suo indimenticabile gesto di fair play compiuto nell’aprile 2019. L’ordine di lasciar segnare l’Aston Villa dopo il gol del vantaggio realizzato dai suoi giocatori del Leeds con un avversario a terra è costato alla squadra una promozione sfumata in Premier League, ma ha consacrato “El Loco” Bielsa nel pantheon dei giganti di correttezza sportiva. Al talk show targato Fair Play Menarini prendono parte anche Casey Stoner e Ian Thorpe. Con loro l’Australia sfoggia il vincitore dei due MotoGP 2007 e 2011 e un autentico mostro sacro del nuoto, abituato a viziare i suoi fan con incredibili record nelle vasche dei Mondiali e delle Olimpiadi.
cco di seguito le categorie e i premiati: per la Categoria “Carriera Fair Play” a vincere il premio è Roberto Donadoni; Categoria “Fair Play” va a Massimo Ambrosini; Categoria “Lo sport oltre lo sport” a Giacomo Bertagnolli e Andrea Ravelli; Categoria “Il Gesto” Marcelo Bielsa; Categoria “Sport e vita” Casey Stoner; Categoria “Una vita per lo sport” Marco Bracci; Categoria “Personaggio mito” Ian Thorpe. Categoria “Personaggio mito” – Sustenium Energia e Cuore a Federica Pellegrini; per la Categoria “Modello per i giovani” il Premio Speciale Paolo Rossi è stato assegnato a Fabrizio Ravanelli; per la Categoria “I valori sociali dello sport” il riconoscimento è andato a Vito Dell’Aquila; Categoria “Promozione dello sport” ad Alessandra Perilli; Categoria “Un sorriso per la vita” a Tania Cagnoto; Categoria “I valori educativi dello sport” a Stefania Constantini; Categoria “Narrare le emozioni”il Premio Speciale Franco Lauro è stato assegnato a Giorgio Porrà; infine per la Categoria “Studio e Sport” il Premio Speciale Fiamme Gialle è stato assegnato a Beatrice Coradeschi. (di Andreana d’Aquino).
Salis (Coni): “Quando si abbattono differenze di genere è una vittoria per tutti”
“Quando si abbattono le differenze di genere è una vittoria per tutti, non solo una vittoria per le donne. Quando una società riconosce il cambiamento, vuol dire che questa società sta andando avanti; quindi da donna, da sportiva, da vicepresidente del Coni per me è importantissimo che i riflettori non si spengano su questo argomento e che le tutele per tutti gli sportivi, sia maschi che femmine, vengano garantiti, perchè che c’è ancora molta strada da fare non solo per le donne per quanto riguarda il professionismo sportivo”. Lo ha detto Silvia Salis, vice presidente del Coni, a proposito delle calciatrici italiane che dal primo luglio scorso sono diventate atlete professionistiche, parlando con i giornalisti a Firenze, in Palazzo Vecchio, alla serata inaugurale del XXVI Premio Internazionale Fair Play Menarini.
“Mi fa piacere che si festeggino tutte queste prime volte ma vorrei arrivare in un mondo dove tutto questo non facesse più tanto scalpore: cioè quello di cui hanno bisogno le donne, oltre che le pari opportunità, sono le pari probabilità di raggiungere determinate posizioni. Chiaramente, ancora, visto che festeggiamo quella prima donna a fare questo e quell’altra donna a fare quest’altro, la strada da fare è ancora molto lunga”.
“Ora c’è una grande emergenza sul territorio: le nostre società sportive dopo due anni di Covid ai quali sono già arrivate con difficoltà economiche, stanno avendo dei problemi incredibili, si pensi solamente al caro bolletta. Al di là delle riforme, intanto c’è da salvaguardare lo sport sul territorio, le nostre società, perchè è da lì che nasce tutto il movimento sportivo. Chiunque è andato alle Olimpiadi è partito da una società sportiva del territorio: quindi dobbiamo fare in modo che non solo queste società sopravvivano ma che creino valore e movimento”.
Adnkronos