“Punire Russia è minaccia per umanità”

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”L’idea di punire il Paese che ha il maggiore potenziale nucleare è di per sé assurda. E potenzialmente minaccia l’esistenza dell’umanità”. Così il vice presidente del Consiglio di sicurezza della Russia Dmitry Medvedev ha criticato su Telegram la possibilità che un tribunale internazionale possa giudicare la Russia per le azioni commesse in Ucraina. ”Ho definito pazzo qualsiasi tentativo di creare tribunali o tribunali per le cosiddette indagini sulle azioni della Russia. Queste proposte sono giuridicamente nulle”, ha aggiunto.

Contestando gli Stati Uniti, l’ex presidente russo ha quindi elencato una serie di ”guerre fallimentari americane”. ”Vietnam e Corea, Jugoslavia e Iraq, Cuba, Afghanistan e Siria sono ben consapevoli di quanto siano disastrose le conseguenze di tali invasioni: l’elenco è lungo e costantemente aggiornato. L’America ha ucciso più di 20 milioni di persone in 37 paesi dalla fine della seconda guerra mondiale, secondo uno studio pubblicato su Global Research. Pensateci: più di 20 milioni!”, ha dichiarato.

Ucraina: “Morti 36.500 soldati Russia”

Sono 36.500 i soldati della Russia morti in guerra dal giorno dell’attacco di Mosca all’Ucraina, lo scorso 24 febbraio. Lo rende noto il bollettino quotidiano dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, appena diffuso su Facebook, che riporta cifre che non è possibile verificare in modo indipendente.

Secondo il resoconto dei militari ucraini, a oggi le perdite russe sarebbero di circa 36.500 uomini, 1600 carri armati, 3789 mezzi corazzati, 812 sistemi d’artiglieria, 247 lanciarazzi multipli, 107 sistemi di difesa antiaerea. Stando al bollettino, che specifica che i dati sono in aggiornamento a causa degli intensi combattimenti, le forze russe avrebbero perso anche 217 aerei, 187 elicotteri, 2648 autoveicoli, 15 unità navali e 664 droni.

Ucraina, Zelensky: “Difese antimissile in tutto il Paese entro fine anno”

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha segnalato la notte scorsa l’intenzione di dispiegare entro quest’anno in tutto il territorio del suo Paese equipaggiamenti “basilari” contro gli attacchi missilistici e ha chiesto la “comprensione” degli alleati occidentali perché dotino il Paese del materiale moderno necessario allo scopo. “E’ un compito primario per il nostro Stato dare la sicurezza di base agli ucraini, una protezione di base contro gli attacchi missilistici già quest’anno. Ma portare a termine questo compito non dipende solo da noi, dipende anche dalla comprensione delle nostre necessità fondamentali da parte dei nostri alleati”, ha detto Zelensky nel suo messaggio giornaliero alla popolazione ucraina.

Zelensky ha assicurato che l’attività diplomatica per ottenere sistemi antimissile moderni e sufficienti per l’Ucraina non si è ridotta “neanche un giorno” e ha sottolineato che lo Stato deve contribuire alla difesa del Paese “nella massima misura possibile. Il nostro compito nei vostri confronti è farcela, proteggerci, in particolare proteggere le nostre emozioni, aiutare la difesa del Paese nella massima misura possibile, proteggere lo Stato, fino alla nostra vittoria”.

Zelensky ha riferito che le regioni di Sumy, Mykolaiv e Dnipropetrovsk sono state attaccate dalle truppe ucraine. In più, ha sostenuto che alcuni missili russi sono stati intercettati dalla contraerea ucraina. Il presidente ha anche detto che durante la notte di martedì gli allarmi antiaerei sono suonati in quasi tutto il territorio del Paese.

Russia, ucciso un altro top manager del gas

Un altro top manager del settore del gas in Russia è morto in circostanze violente. E’ il sesto caso con caratteristiche simili in meno di sei mesi in Russia e all’estero. Il corpo di Yuri Voronov è stato trovato nella piscina di una proprietà vicino a San Pietroburgo, con un proiettile nella nuca.

Voronov, 61 anni, era a capo di Astra Shipping, una società con contratti con Gazprom nell’Artico, in perdita negli ultimi due anni. Secondo quanto rende noto il sito di notizie Moskovsky Komsomolets, accanto al corpo è stata trovata una pistola Grand Power. La moglie ha testimoniato che il marito, prima di partire per San Pietroburgo il primo luglio, aveva avuto uno scontro verbale con i suoi soci dovuto alle perdite dell’azienda.

Il 29 gennaio scorso, in una dacia vicino a San Pietroburgo era morto, suicida secondo la conclusione delle indagini, Leonid Shulman, 60 anni, top manager di Gazprom, in precedenza dirigente di Gazprom Transgaz. Il 25 febbraio, nella stessa località, era stato trovato morto il 61enne Alexander Tyulyakov, vicedirettore generale del Gazprom Unified Settlement Center, responsabile della sicurezza dell’azienda, anche lui aveva in precedenza lavorato a Gazprom Transgaz. Anche in questo caso, la polizia ha stabilito che causa della morte è stato il suicidio.

Il 18 aprile, l’ex vicepresidente della Gazprombank Vladislav Avaev, la figlia e la moglie sono stati trovati morti a Mosca, in un appartamento sulla Prospettiva Universitetsky. Secondo la versione preliminare degli investigatori, Avaev ha sparato alla moglie e alla figlia di 13 anni con una pistola e poi si è suicidato.

Il 21 aprile, Sergei Protosenya, un ex top manager di Novatek, la moglie e la figlia sono stati trovati morti in Spagna, in una casa nel villaggio di Lloret de Mar (provincia di Girona). Protosenya aveva un patrimonio di 400 milioni di euro e viveva in Francia. La famiglia si trovava in Spagna per le vacanze di Pasqua.

Il 28 febbraio, l’oligarca di origini ucraine Mikhail Watford era stato trovato morto a Wentworth, nel Surrey, in Gran Bretagna dove si era trasferito nei primi anni duemila. Watford, che aveva 67 anni, aveva fatto fortuna con il petrolio e il gas subito dopo il crollo dell’Urss. La sua morte era avvenuta in circostanze non chiare, aveva stabilito la polizia. Il suo vero nome era Mikhail Tolstosheya. Lo aveva cambiato al suo arrivo in Gran Bretagna.

Ucraina, morto un altro combattente francese

Un secondo combattente francese è morto in Ucraina. Adrien D., un giovane di 20 anni, è morto per le ferite riportate sul fronte di Kharkiv all’inizio di giugno, nello stesso fuoco di artiglieria russa che ha ucciso Wilfried Blériot, un altro combattente francese.

Gravemente ferito, in coma, Adrien D. era in cura in un ospedale da campo nella regione di Kharkiv. Faceva parte della legione internazionale che combatteva in Ucraina insieme ai soldati ucraini contro la Russia.

Ucraina, Farina (Ania): “Zona grigia di incertezza si affronta con cambiamenti coraggiosi”

“La pandemia e la guerra nel cuore dell’Europa ci hanno proiettato nella zona grigia dell’incertezza, che si affronta solo con cambiamenti coraggiosi, leader determinati, l’affermazione di strategie solidali”. Lo ha detto Maria Bianca Farina, presidente dell’Ania, nel corso della sua relazione all’assemblea annuale dell’associazione.

“Oggi è il 131esimo giorno di guerra e non si vedono ancora spiragli di pace. La guerra – ha detto ancora – sta provocando danni, al momento calcolabili solo in parte, sta favorendo la frammentazione economica e la formazione di ‘blocchi’, mettendo a rischio proprio quella globalizzazione che ha contribuito, pur nelle sue molteplici contraddizioni, a sollevare dalla povertà miliardi di persone”.

Ucraina, in azione i lanciarazzi Himars

L’Ucraina schiera gli Himars. Le forze armate di Kiev, come documenta un video realizzato nella zona di Zaporizhia, utilizzano i nuovi lanciarazzi inviati dagli Stati Uniti. L’Himars (High Mobility Artillery Rocket System) è un sistema a ruote più leggero, installato su camion, in grado di sparare grandi quantità di munizioni. Il sistema è in grado di lanciare razzi con una gittata di circa 80 chilometri, consentendo quindi di colpire a distanza e in condizioni di maggiori sicurezza per chi utilizza il dispositivo.

Zelensky: “Russia considera Kiev trampolino per conquista altri Paesi”

Volodymyr Zelensky ha affermato che la Russia considera l’Ucraina un trampolino di lancio per la conquista di altri Paesi. Di conseguenza, garantire la sicurezza dell’Ucraina significa farlo per l’intera Europa. Parlando in video collegamento alla 26a Tavola rotonda annuale del governo degli economisti in corso ad Atene, il presidente ucraino ha affermato che in Europa da un decennio c’era una mancanza di sicurezza e che questa si basava solo su rassicurazioni, in particolare quelle contenute nel Memorandum di Budapest.

Secondo Zelensky, è possibile rispondere a queste minacce della Federazione Russa, sorte dal 2014, con una maggiore unità dell’Europa e con garanzie di sicurezza efficaci. Inoltre, anche ciò che sta accadendo attualmente sul mercato energetico in Europa dovrebbe essere visto come una guerra. “La Russia, con il suo gioco del gas – ha affermato – sta facendo di tutto per aumentare l’inflazione e per costringere l’Europa a vivere il prossimo inverno la più grande crisi della storia”.

“Se l’Ucraina avesse ricevuto un sostegno garantito con armi – ha aggiunto – e sanzioni contro l’aggressore, il suo isolamento immediato e la confisca dei suoi beni, l’Ucraina non sarebbe vittima della peggiore guerra in Europa dai tempi Seconda Guerra Mondiale. La Federazione Russa considera il territorio dell’Ucraina una testa di ponte per la conquista di altri Paesi. E quindi, fornire sicurezza all’Ucraina significa fornire sicurezza a lungo termine all’intera Europa”.

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