“Assassino è scappato, era la nostra paura”

13:15 | | No Comment

Omicidio Ciatti, papà Niccolò: “Assassino è scappato, era la nostra paura”

“Dire che sono indignato è poco, dire che sono arrabbiato è altrettanto poco e forse arrabbiato non è nemmeno il verbo che vorrei usare. I nostri timori, le nostre paure si sono avverate. Lo abbiamo detto in mille modi: attenti quello scappa”. E’ quanto ha dichiarato all’Adnkronos Luigi Ciatti, padre di Niccolò, dopo aver appreso che Rassoul Bissoultanov, il 29enne ceceno condannato a 15 anni di reclusione per l’omicidio volontario di suo figlio, si è reso irreperibile nel giorno in cui era fissata l’udienza per la carcerazione davanti al Tribunale spagnolo di Girona.  

“Mio figlio è stato ucciso senza un motivo, a sangue freddo, mentre ballava da un uomo che non è certo un bravo ragazzo – ha detto Luigi Ciatti -. In questa vicenda il solo condannato vero è Niccolò, perché il suo assassino è ancora libero. Spero che il giudice spagnolo abbia una coscienza e si renda conto del suo comportamento. Tra il verdetto della giuria popolare e la sentenza che ha inflitto la pena è passato più di un mese! Ma come si fa? E’ chiaro che un assassino in queste condizioni cerca di farla franca, e così è successo”.  

“Di fronte a questa giustizia non paga nessuno, anzi paga solo mio figlio – ha aggiunto Luigi Ciatti – Noi continueremo a chiedere giustizia per Niccolò. Noi andiamo avanti, possiamo solo pregare e sperare che ci sia una giustizia da qualche parte”.

Omicidio Ciatti, legale di Bissoultanov: “Non so dove sia, ora stop processo in Spagna” 

“Bissoultanov? Non lo sento da un mese, non so dove sia, gli ho mandato un messaggio venerdì scorso in concomitanza con l’udienza del suo processo a Roma ma non ha mai risposto”. Così l’avvocato Francesco Gianzi, difensore nel processo in Italia di Rassoul Bissoultanov, il 29enne ceceno condannato in Spagna a 15 anni di reclusione per la morte di Niccolò Ciatti. Il 22enne di Scandicci (Firenze) venne pestato senza alcun motivo la notte tra l’11 e il 12 agosto 2017 in una discoteca di Lloret de Mar, nota località della Costa Brava, dove si trovava in vacanza con alcuni amici. Il ceceno, condannato per omicidio volontario, non si è presentato questa mattina davanti al Tribunale spagnolo di Girona dove era fissata l’udienza per la carcerazione.  

Per il processo in corso a Roma, che riprenderà a settembre e dove a rappresentare l’accusa è il pm Erminio Amelio, si aprono possibili scenari diversi. “In Spagna non è possibile il processo a un latitante né in contumacia, quindi ora il processo di appello si blocca ed è possibile a questo punto che diventi definitivo prima quello nostro in Italia” spiega l’avvocato in riferimento all’ordinanza dei giudici della Terza Corte d’Assise di Roma con cui si è deciso di far proseguire il processo in Italia, parallelamente a quello spagnolo, in attesa di vedere quale dei due Paesi arrivi prima a sentenza definitiva. 

Adnkronos

SPECIALE ESTERI



SPECIALE SALUTE