(Adnkronos) – Promuovere una montagna inclusiva e accessibile a tutti. È questo l’obiettivo di Brenta Open, la due giorni dedicata all’inclusività che animerà il territorio di Dolomiti Paganella il 23 e il 24 luglio. L’evento, che si rivolge a persone con disabilità e non, sarà un’occasione per condividere e vivere insieme le montagne trentine superando, più che le barriere architettoniche, quelle legate alla forza morale, al carattere e alle qualità umane. Protagonisti dell’edizione del 2022, che vedrà tra gli ospiti speciali anche l’atleta paralimpica Martina Caironi, saranno ancora una volta i giovani e le nuove generazioni, in particolare 11 ragazzi del Liceo Scientifico per le professioni del turismo di montagna di Tione di Trento (Tn), che parteciperanno all’evento insieme agli atleti Nicolle Boroni, Kevin Ferrari e Gianluigi Rosa.
I due sportivi scaleranno rispettivamente il Campanile Basso e il Campanile Alto per condividere con i ragazzi storie e momenti unici immersi nel contesto dolomitico. Oltre all’attività alpinistica, la due giorni di Brenta Open prevederà anche intermezzi culturali e artistici che, unendo musica, luoghi e persone, descriveranno e racconteranno i contesti sociali e storici che da sempre contraddistinguono le Dolomiti.
Tra gli appuntamenti più attesi il concerto tra le vette, dove un gruppo di musicisti-alpinisti, guidati in cordata dalle Guide Alpine di Activity Trentino, si metterà in gioco in compagnia di persone disabili e non per scalare le verticali pareti delle guglie del Brenta. “Un Patrimonio dell’Umanità come le Dolomiti appartiene realmente all’intera comunità solo se diventa fruibile da tutti: questo è il messaggio che vogliamo dare attraverso l’iniziativa”, spiega Luca D’Angelo, direttore dell’Apt Dolomiti Paganella. “Trasformare la montagna in uno spazio inclusivo è uno degli obiettivi principali del nostro territorio, che da sempre si impegna per rendere accessibili le diverse aree ed esperienze che si possono vivere sull’Altopiano”.
In questo contesto, tra i progetti più significativi c’è quello che ha coinvolto la Falesia Dimenticata di San Lorenzo Dorsino, la parete salvata dalla comunità grazie a un’operazione di crowdfunding avviata nel 2017 e che oggi conta ben 30 vie di arrampicata adatte anche alle persone con disabilità