Guerini: “Italia chiara su suo posizionamento”

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“Penso che sicuramente l’Italia in questa situazione di crisi internazionale molto profonda abbia innanzitutto posto con chiarezza qual è il suo posizionamento” sulla crisi in Ucraina. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, intervenendo alla conferenza della Fondazione Med-Or dal titolo ‘Ucraina e mediterraneo. C’è un filo rosso?’. “Sicuramente l’Italia ha posto con chiarezza qual è la sua posizione, nella consapevolezza che l’aggressione della Russia all’Ucraina rappresentasse una minaccia per la sicurezza globale”, ha proseguito Guerini, sottolineando che nella fase precedente all’ “aggressione russa”, l’Italia è stata “protagonista” sul piano diplomatico, sia bilaterale che multilaterale, del “tentativo di aprire una discussione con la Russia che potesse avere come effetto la possibilità che la minaccia non si concretizzasse”.

E’ necessario far comprendere all’Europa” che in Africa “si giocano  questioni fondamentali per la sicurezza, il contrasto al terrorismo, la stabilità, la crescita e lo sviluppo”, ha continuato il ministro della Difesa. “Se c’è un luogo in cui l’Europa misura l’ambizione di essere protagonista nello scenario globale questa è l’Africa”, ha detto Guerini, secondo cui “l’Italia non può non avere un ruolo da protagonista”.

Di Maio: “Futuro governo segua su Ucraina linea euro-atlantica”

“Spero e confido nel fatto che gli italiani chiederanno ai futuro governo e al futuro parlamento di seguire” sull’Ucraina la linea “euro-atlantica” perché “ne va della sicurezza del nostro paese e dei nostri partner”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, intervenendo alla conferenza della Fondazione Med-Or dal titolo ‘Ucraina e mediterraneo. C’è un filo rosso?’.

“Questa crisi-ha continuato Di Maio- è stata generata nel palazzo, non per volontà dei cittadini italiani, e non permette all’Italia di esprimere il massimo del proprio potenziale ai tavoli europei, a partire dalla questione del prezzo del gas”.

“Con Enrico Letta e Beppe Sala abbiamo avuto un buon incontro. Sala ha detto di voler continuare ad essere sindaco di Milano ma fornirà supporto a una coalizione che definirei importante per il Paese”, ha concluso il ministro degli Esteri.

Ucraina, Minniti: “Pezzo fondamentale della partita si gioca nel Mediterraneo”

“La questione aperta con la guerra in Ucraina troverà un compimento nel momento in cui ci sarà un pieno coinvolgimento dei Paesi del Mediterraneo allargato. E’ nel Mediterraneo che si gioca un pezzo fondamentale della partita iniziata in Ucraina”. Lo ha dichiarato il presidente di Med-Or, Marco Minniti, a margine della conferenza dal titolo ‘Ucraina e mediterraneo. C’è un filo rosso?’. Le tre grandi crisi scatenate dalla guerra in Ucraina, ovvero quelle alimentare, demografica ed energetica “hanno il loro compimento nel Mediterraneo”, ha proseguito Minniti, secondo cui “una pace stabile ha bisogno che si ridefinisca un nuovo ordine mondiale in cui c’è bisogno dei grandi protagonisti, ovvero Usa, Cina, Ue e India, ma anche di un protagonismo del Mediterraneo. Il mondo senza Mediterraneo non è né sicuro né orientato verso il progresso”.

“La comunità internazionale ha bisogno della stabilità” nel Nord Africa, dove “una crisi alimentare con tensioni sociali può provocare un drammatico effetto domino. Il rischio è avere un nuovo 2011 senza l’illusione di una nuova Primavera (Araba, ndr). Noi potremo avere drammatiche tensioni e destabilizzazione senza nemmeno la visione di poter costruire qualcosa di nuovo” ha continuato il presidente di Med-Or. Riferendosi nello specifico alla situazione in Libia, Minniti ha spiegato che “è forse il Paese al mondo che risente di più delle tensioni internazionali” perché “in questi anni è stato ‘epicentro’ di varie iniziative internazionale. Basta pensare che la Turchia è presente a Tripoli, la Russia in Cirenaica e c’è un ruolo particolarmente rilevante dei Paesi arabi come Emirati, Arabia Saudita e Qatar. Se la temperatura sale in Libia è un segnale a cui bisogna essere particolarmente attenti”.

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