Elezioni, oggi centrodestra chiude programma

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A quanto si apprende, il tavolo del centrodestra sul programma per le elezioni 2022 si terrà oggi alle 17. Dovrebbe essere l’ultimo incontro prima di sottoporre ai vertici dell’alleanza il testo del programma elettorale. Anche oggi al lavoro – per un meeting in presenza e in collegamento – ci saranno per Fdi il senatore Giovanbattista Fazzolari e l’europarlamentare e co-presidente dell’Ecr Raffaele Fitto; per la Lega il responsabile dei Dipartimenti Armando Siri e il capogruppo al Senato Massimiliano Romeo e per Forza Italia il responsabile dei Dipartimenti Alessandro Cattaneo e il vicepresidente della Camera Andrea Mandelli. Al tavolo previsti anche i rappresentanti di Coraggio Italia, Udc, Noi per l’Italia e Italia al centro.

Elezioni 2022: ecco il logo di Fi, trova posto il nome del Partito popolare europeo insieme a quello di Berlusconi

Fi presenta il simbolo per le elezioni 2022. Nel contrassegno che verrà depositato il partito azzurro, rispetto al logo tradizionale, ha aggiunto un riferimento al ‘partito popolare europeo’, scritta che contorna il cerchio bianco, mentre resta presente la scritta ‘Berlusconi presidente’.  

Berlusconi: “Su mia candidatura vedremo”

“Sul mio futuro vedremo, oggi parliamo del futuro del Paese, del futuro dell’Italia”. Dopo il no alla premiership e ad un eventuale candidatura alla presidenza del Senato “mi hanno assalito tutti quelli del mio partito e anche degli altri partiti, dicendomi è importante che lei si candidi e quindi ho detto lasciatemi pensare un poco e poi decidiamo”. Lo ha affermato Silvio Berlusconi, ospite di ‘Radio 24 Il Sole 24 ore’.

“Il Partito democratico ha scelto come suo alleato anche chi ha votato contro l’allargamento dell’Alleanza atlantica, questo non è accaduto 30 o 40 anni fa ma la settimana scorsa nel nostro Parlamento. La nostra fede europeista e occidentale – ha spiegato Berlusconi – è parte della nostra storia a differenza della sinistra, non abbiamo nulla da dimostrare, i nostri Governi sono sempre stati dalla parte dell’Europa, dell’America, dell’Occidente, dalla parte del mondo libero e ho avuto l’onore di affermarlo davanti al Congresso degli Stati Uniti e questo varrà naturalmente anche per il prossimo Governo di centrodestra, che avrà una politica rigorosamente atlantista ed europeista e di questo noi saremo i garanti”, ha aggiunto.

Elezioni 2022, sondaggi politici: Fratelli d’Italia stabile al 24,2%

Gli italiani hanno pochissima fiducia nella politica (83%), anche tra quelli che comunque votano: una sfiducia che spesso si tramuta in rabbia, soprattutto tra i votanti (60%). E’ quanto emerge dal sondaggio realizzato dall’istituto di ricerca Quorum/YouTrend per Sky Tg24, diffuso oggi dal canale all news, dal quale, inoltre, si capisce che gli italiani sono anche estremamente sfiduciati su quello che sarà il futuro dell’Italia dopo le elezioni che il 53% ritiene ben peggiore di quello delle altre due grandi nazioni dell’Unione Europea, ovvero Francia e Germania.

Per quanto riguarda le intenzioni di voto, la coalizione di centrodestra – rispetto alla scorsa rilevazione – cresce grazie all’avanzamento della Lega e di Forza Italia mentre arretra il centrosinistra, prevalentemente a causa dell’uscita del leader di Azione Carlo Calenda. Quest’ultimo partito e +Europa sono stati sondati separatamente nell’ottica di una scissione imminente e sommati perdono 1 punto percentuale mentre cresce il M5S. Nel dettaglio, FdI resta stabile al 24,2%, il PD scende al 22,3% (-1,1%). La Lega registra un 14% (+0,5%) mentre il M5S ottiene il 10,6% (+0,7%). FI raggiunge l’8,9% (+0,9%); Sinistra italiana/Europa Verde si attesta al 3,9% (-0,1%); ItalExit al 3,2% (+0,6%); Azione al 2% (la scorse settimana era stata rilevata con +Europa), Italia Viva al 2,2% (-0,4%); Impegno Civico all’1,5% (- 0,3%); +Europa all’1,6% (la scorse settimana era stata rilevata con Azione); Noi con l’Italia – L’Italia è al Centro allo 0,8%; Unione Popolare allo 0,7%; Udc – Coraggio Italia allo 0,3%. La quota di indecisi e astenuti è pari al 38,7%.

I due temi principali responsabili del progressivo aumento dell’astensione sono – in base al sondaggio – gli interessi particolari dei politici (52%) e il non mantenere da parte dei partiti gli impegni assunti (49%). L’accordo sulla priorità di questi due punti è unanime, con un picco tra gli elettori del Movimento 5 Stelle (38%). Questo è vero per chi vota, ma in maniera più sfumata anche per chi non vota, dove pesa anche invece il problema della crisi della rappresentanza (29% chiede un mantenimento delle promesse elettorali, il 27% cerca un partito che lo rappresenti). Ad ogni modo, il desiderio di andare alle urne non è particolarmente predominante tra gli italiani (47% hanno poco o nessun entusiasmo, 46% ne hanno abbastanza o tanto), ma tra gli astenuti l’indifferenza per le elezioni raggiunge l’89%.

(Adnkronos)

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