E’ morto anche il secondo dei due fratelli che erano ricercati in relazione alla serie di accoltellamenti nel Saskatchewan, in Canada. Lo ha confermato la Royal Canadian Mounted Police. Myles Sanderson è stato intercettato e fermato intorno alle 15.30 ora locale di ieri, dopo giorni di caccia all’uomo. Rhonda Blackmore, comandante nel Saskatchewan, ha spiegato ai giornalisti che gli agenti hanno individuato un mezzo rubato dall’uomo e “lo hanno portato fuori strada”, speronato verso un fosso. E, ha aggiunto, poco dopo essere stato fermato Sanderson è stato trasferito in ospedale per le sue condizioni di salute. Qui è stato confermato il decesso.
Secondo fonti informate citate anche dal Guardian, è morto poco dopo il fermo a causa di ferite autoinflitte.
“Ora che Myles è morto forse non conosceremo mai il movente”, ha detto Blackmore, confermando che nell’auto è stato trovato un coltello, anche se per ora non ci sono conferme che si tratti dell’arma usata negli attacchi che hanno fatto dieci morti e 18 feriti. Il fratello di Myles Sanderson, Damien, era stato trovato morto lunedì con “ferite evidenti” che la polizia ha detto di “non ritenere si tratti di lesioni autoinflitte”.
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