“Purtroppo l’Europa e il mondo intero sono sconvolti da una guerra di speciale gravità, sia per la violazione del diritto internazionale, sia per i rischi di escalation nucleare, sia per le pesanti conseguenze economiche e sociali. È una terza guerra mondiale ‘a pezzi’, di cui voi siete testimoni nei luoghi in cui state svolgendo la vostra missione”. Il Papa dà voce nuovamente alle preoccupazioni per la guerra in Ucraina ricevendo in Vaticano i nunzi apostolici di tutto il mondo. Bergoglio ricorda lo stop degli incontri a causa della pandemia: “Sono passati tre anni dal nostro scorso incontro. La tempesta della pandemia da Covid-19 ci ha costretti a varie limitazioni della vita quotidiana e delle nostre attività pastorali. Ora sembra che il peggio sia passato, e grazie a Dio possiamo ritrovarci. Ma purtroppo l’Europa e il mondo intero sono sconvolti da una guerra di speciale gravità”.
Bergoglio, nel ringraziare i rappresentanti pontifici per il lavoro svolto, ricorda i nunzi apostolici mons. Joseph Chennoth e mons. Aldo Giordano, che da poco ci hanno lasciato durante il loro servizio; come pure quelli defunti già in quiescenza negli ultimi tre anni. Questi nostri cari fratelli ci hanno preceduto nel cammino e ci invitano a guardare avanti e in alto”.
Il Pontefice parla anche del cammino sinodale che andrà avanti per tre anni: “Come Chiesa siamo impegnati in un percorso sinodale che vorrebbe far crescere nel popolo di Dio proprio questa dimensione di sinodalità. Anche voi siete stati coinvolti nella consultazione”. Quindi un accenno all’Anno Santo e alla riforma: “Abbiamo all’orizzonte il Giubileo del 2025, di cui è stata avviata la preparazione. Come Curia Romana stiamo iniziando ad applicare la Costituzione apostolica Praedicate Evangelium: nata attraverso un processo di quasi nove anni, essa richiederà del tempo anche per entrare, per così dire, a pieno regime”.
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