‘Goccia fredda’ sull’Italia

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Temporali e nubifragi

Per la prossima settimana si annunciano sorprese sul fronte meteo. La novità che emerge dagli ultimissimi aggiornamenti riguarda il possibile arrivo di una “goccia fredda” in discesa dal Nord Europa che riuscirà verosimilmente a sfondare fin sull’Italia, con conseguenze anche importanti su molte delle nostre regioni.

Come spiega www.ILMeteo.it, analizzando il quadro sinottico generale emerge come tra Penisola Scandinava e Russia sia tuttora presente una vasta area di bassa pressione ricolma di aria fredda e instabile di origine artica. Nei prossimi giorni, questa possente struttura scenderà di latitudine fino a interessare buona parte dell’Europa; successivamente, dalla depressione si staccherà un nocciolo, o goccia fredda, che scenderà ulteriormente di latitudine fino ad arrivare fin sull’Italia nel corso della prossima settimana, innescando una fase di maltempo da non sottovalutare.

Ma di cosa si tratta? Alle alte latitudini scorrono delle correnti (più fredde e instabili) ben diverse rispetto a quelle che transitano a latitudini più basse (molto calde e stabili) e gli scambi di calore tra Nord e Sud Europa in particolari condizioni possono evolvere, appunto, in una goccia fredda, ovvero in un blocco di aria fredda in quota che si stacca da una più vasta depressione atlantica o nordeuropea. Insomma, una zona di atmosfera dove fa molto più freddo rispetto a tutte le aree circostanti. Questo nucleo, sospinto da correnti instabili, tende a seguire traiettorie non sempre prevedibili e non di rado assume direzione retrograda come in questo caso (da est a ovest).

Stando agli ultimi aggiornamenti, indicativamente da mercoledì 21 settembre non possiamo escludere che gli effetti di questa particolare figura meteorologica possano iniziare a farsi sentire anche in Italia. Visti i forti contrasti termici e igrometrici previsti, il pericolo maggiore riguarderebbe, almeno con i dati attuali, le regioni adriatiche e parte di quelle del Sud: le correnti fresche in ingresso potrebbero agire da innesco per la genesi, su questi settori, di temporali violenti, con elevato rischio di grandinate e locali nubifragi come purtroppo la cronaca recente ci insegna.

Vista l’imprevedibilità di questa “trottola instabile” è possibile che nei prossimi giorni la previsione della sua direzione possa mutare e che i temporali possano interessare zone diverse o più ampie. (Adnkronos) 

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