Sanzioni Russia, Orban: “Ue le revochi entro fine anno”
Viktor Orban chiede che l’Ue revochi le sanzioni contro la Russia entro la fine dell’anno. Secondo quanto rivela il giornale “Magyar Nemzet”, durante una riunione ieri del suo partito Fidesz, dopo l’annuncio di Vladimir Putin sulla mobilitazione parziale, il premier ungherese avrebbe fatto presente che “le sanzioni stanno causando problemi economici, una crisi energetica e l’inflazione”. E questa è tutta colpa dei “burocrati di Bruxelles”, che avevano “promesso” che le misure avrebbero danneggiato solo Mosca. Invece, a suo dire, “causano più danni all’Europa che alla Russia”.
Secondo Orban, a novembre potrebbe esserci la possibilità di rivedere le sanzioni e per questo ha rivolto un appello ai 27 perché si arrivi alla loro revoca entro la fine dell’anno.
Sanzioni Russia, Borrell: “Certo di ok unanime Ue”
“Sono sicuro che riusciremo a trovare un accordo unanime sul nuovo pacchetto di sanzioni” contro la Russia per la guerra in Ucraina. E nla dichiarazione diffusa al termine del Consiglio “è stata approvata all’unanimità dai 27 Stati dell’Ue”. Lo ha spiegato l’Alto Rappresentante dell’Ue Josep Borrell, in una conferenza stampa a New York al termine del Consiglio Affari Esteri informale e straordinario riunito negli Usa dopo il discorso con cui il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato la mobilitazione parziale delle forze russe e un referendum per annettere le zone occupate dell’Ucraina.
A livello Ue “studieremo e adotteremo nuove misure restrittive, sia personali che settoriali”, “so che vorreste sapere quali sono le persone e quali i settori, ma non è una cosa per oggi: oggi è stata presa la decisione politica. Studieremo nuove sanzioni che colpiscano nuove aree dell’economia russa, specie, per essere un po’ più concreto, quelle tecnologiche”, ha spiegato ancora l’Alto Rappresentante dell’Ue.
“E ci sarà – ha aggiunto – una nuova lista di persone sanzionate. Ma oggi non abbiamo deciso quali sono le persone e quali i settori, dovete capire il nostro metodo di lavoro. E’ chiaro che, a poche ore dal discorso di Vladimir Putin, il punto era mandare un messaggio politico forte” da parte del Consiglio Affari Esteri, ha concluso.
Ucraina, Pechino a Lavrov: “Posizione Cina oggettiva ed equa”
Sulla guerra in Ucraina la posizione della Cina è ”oggettiva” ed ”equa”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri cinese Wang Yi in un colloquio con il capo della diplomazia russa Sergei Lavrov a margine della 77esima Assemblea generale dell’Onu a New York. Pechino, ha aggiunto il ministro cinese, si augura che né la Russia, né l’Ucraina rinuncino al dialogo per mettere fine al conflitto.
Ucraina, Russia contro Biden: “Discorso all’Onu indecente”
”Indecente”. Così la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha descritto il discorso che il presidente americano Joe Biden ha tenuto all’Assemblea generale delle Nazioni Unite. ”Quanto al discorso del presidente degli Stati Uniti, ritengo assolutamente indecente come sia iniziato”, ha detto Zakharova citata dalla Ria Novosti, ritenendo che Biden abbia ”citato in maniera assolutamente propagandistica” le parole del presidente russo Vladimir Putin. Parole che, secondo Zakharova, ”il presidente della Russia non ha mai detto”, ma che Biden ”dava per certe”.
Nel suo discorso alle Nazioni Unite il presidente americano ha affermato che ”ancora una volta, proprio oggi, il presidente Putin ha lanciato minacce nucleari esplicite contro l’Europa con uno sconsiderato disprezzo per le responsabilità del regime di non proliferazione” nucleare.
Adnkronos