M5S, Conte dimezza voti e canta vittoria

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(Adnkronos) – “La cosa straordinaria è che Conte è riuscito a far passare il dimezzamento della percentuale del M5S -dal 33 delle politiche del 2018 al 15 attuale- come una vittoria, con ben 7 milioni di voti in meno. Il suo è il M5S che ha perso più in assoluto, probabilmente alimentando anche un’astensione record. Oggi il suo è un partito personale, dove c’è il culto del leader, è l’antitesi del M5S che partiva dai temi e traeva dalla Rete la sua forza, anche puntando su persone sconosciute e sulle loro competenze. Ora invece il M5S è il classico partito personale, esattamente come quello di Meloni o Berlusconi. Ma quando leghi un progetto politico a una persona questa può esserne la forza ma anche la sua più grande debolezza. Ecco perché Gianroberto Casaleggio aveva creato un Movimento leaderless”. A dirlo all’Adnkronos è Enrica Sabatini, ‘lady Rousseau’ come recita il titolo del suo libro sul M5S, ex esponente di peso del M5S nonché moglie di Davide Casaleggio.

Quanto all”assenza’ di Grillo, “si è fatto vedere in due sole occasioni – osserva – una foto di spalle al fianco di Conte e un video”, quello postato ieri sui social dal garante del M5S per commentare l’esito del voto, “in cui si sente la sua voce ma non si vede. Anche uno studente al primo esame di psicologia sarebbe in grado di riconoscere che Grillo non vuole metterci la faccia. La loro è una ‘convivenza’ che va avanti non per amore o per stima, ma per l’eredità di un patrimonio -il bacino elettorale M5S- che è ormai agli sgoccioli. Un patrimonio esiguo, in gran parte disperso, per la quale si sta insieme e si convive forzatamente”.

Sabatini spezza invece una lancia a favore dell’ex ministro degli Esteri. “Luigi Di Maio ha fatto un cocktail esplosivo tra tempistica e spregiudicatezza, però non condivido l’accanimento contro una persona che affronta una sconfitta. Nel bene e nel male Luigi ha dato molto al M5S. E al netto della strada diversa, lontana dal Movimento, io credo che in politica ognuno debba scegliersi la sua strada senza essere offeso e colpito per questo. Va bene la critica ma non l’accanimento”.

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