Quanto all”assenza’ di Grillo, “si è fatto vedere in due sole occasioni – osserva – una foto di spalle al fianco di Conte e un video”, quello postato ieri sui social dal garante del M5S per commentare l’esito del voto, “in cui si sente la sua voce ma non si vede. Anche uno studente al primo esame di psicologia sarebbe in grado di riconoscere che Grillo non vuole metterci la faccia. La loro è una ‘convivenza’ che va avanti non per amore o per stima, ma per l’eredità di un patrimonio -il bacino elettorale M5S- che è ormai agli sgoccioli. Un patrimonio esiguo, in gran parte disperso, per la quale si sta insieme e si convive forzatamente”.
Sabatini spezza invece una lancia a favore dell’ex ministro degli Esteri. “Luigi Di Maio ha fatto un cocktail esplosivo tra tempistica e spregiudicatezza, però non condivido l’accanimento contro una persona che affronta una sconfitta. Nel bene e nel male Luigi ha dato molto al M5S. E al netto della strada diversa, lontana dal Movimento, io credo che in politica ognuno debba scegliersi la sua strada senza essere offeso e colpito per questo. Va bene la critica ma non l’accanimento”.