L’Unione europea si dice pronta a valutare il piano della Germania che prevede di introdurre un tetto massimo al prezzo del gas per contenere l’impennata dei costi dell’energia.
La Commissione europea è “ben consapevole” delle “difficoltà” provocate dalla “attuale crisi energetica” negli Stati membri ed è “pronta a valutare nella maniera più rapida possibile la compatibilità delle misure energetiche adottate in questo contesto”. Così la portavoce per la Concorrenza dell’esecutivo Ue Arianna Podestà, durante il briefing con la stampa a Bruxelles, precisando di parlare in generale, rispondendo a una domanda sul piano per l’energia presentato ieri dal governo tedesco. “Spetta allo Stato membro” notificare alla Commissione le misure che costituiscono aiuti di Stato affinché vengano valutate, ricorda Podestà.
La coalizione tedesca di governo sta pianificando un pacchetto di sussidi per un valore compreso tra 150 e 200 miliardi di euro, secondo quanto affermato dalle fonti.
Spagna
La Spagna sostiene “da oltre un anno” che servono misure europee per contenere i prezzi dell’energia, ma il piano della Germania ieri mira “in gran parte” ad aiutare le imprese energetiche che non possono trasferire gli aumenti del gas alle bollette e quindi rischiano di fallire, di fronte ai rincari della materia prima. E’ un piano che affronta una situazione “straordinariamente complicata”, ma ora “bisognerà vedere come lo valuta la Commissione”. Lo dice la ministra della Transizione Ecologica spagnola Teresa Ribera, a margine del Consiglio straordinario a Bruxelles.
“E’ indubbio – aggiunge – che dobbiamo lavorare per mantenere gli sforzi non solo per rispondere in maniera unitaria, ma anche per preservare una cosa che è stata fondamentale in Europa, che sono condizioni equivalenti nel mercato interno. Deve essere comune e senza distorsioni. Inoltre, il fatto di aver dedicato decenni a una convergenza tra le società dei diversi Paesi non può essere dimenticato in momenti come questi. Sono sicura che la Germania sta attraversando una situazione estremamente complicata, ma bisognerà vedere se ci sono rischi di generare distorsioni sul mercato interno. E’ una funzione che spetta alla Commissione”, conclude.
Le reazioni dall’Italia
“La mossa della Germania di usare la sua maggiore capacità di fare deficit per sostenere le sue imprese è scorretta e antieuropea. Invece di impegnarsi per una soluzione comune, approfitta della situazione per guadagnare competitività a spese nostre. Non è la prima volta”. Lo scrive su Twitter il leader di Azione Carlo Calenda.
“La crisi energetica sta mettendo in ginocchio famiglie e imprese. La Germania non intraprenda strade autonome. Possiamo uscire da questa situazione solo con la compatezza dell’Europa”. È quanto ha dichiarato il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia interpellato dalle tv.
“Sulle conseguenze della guerra russa contro l’Ucraina o si fa l’Europa o si muore. La Germania ha fatto una scelta miope e sbagliata. Per rafforzare l’Europa serve ora più convinzione di tutti gli altri paesi, inclusa l’Italia, anche con una nuova maggioranza di governo”. Lo scrive su Twitter Lia Quartapelle, responsabile Europa, Affari internazionali e Cooperazione allo sviluppo nella segreteria nazionale del Pd. (Adnkronos)