Casellati saluta i senatori

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“legislatura di emergenza ma tenuta barra dritta”

“”È stata una ‘legislatura di emergenza'”, ma “di fronte all’imprevedibilità degli avvenimenti, le Istituzioni hanno retto, hanno continuato a garantire un solido ancoraggio. Il Parlamento ha mantenuto dritta la sua rotta”. Ad una settimana dal passaggio dalla diciottesima alla diciannovesima legislatura, il presidente del Senato, Elisabetta Casellati, scrive una lettera di saluto a senatrici e senatori e traccia un bilancio del quinquennio trascorso.  

Innanzi tutto ricordando di aver “avuto l’onore di vivere questa legislatura da primo presidente donna del Senato. È stato un grande traguardo personale, che corona una vita politica sempre spesa a Palazzo Madama e che testimonia il lungo cammino delle donne sul terreno dell’emancipazione”.  

“Non posso però ignorare -sottolinea Casellati- che quello che abbiamo percorso insieme è stato un cammino in costante salita. La sensazione è di avere vissuto tre legislature in una: tre diverse maggioranze di governo, tutte inedite”. Poi “la pandemia, con il suo strisciante decorso. Una crisi totalizzante, che ha investito ogni aspetto della nostra vita e che ha reso non facile anche la gestione dei lavori parlamentari”. Infine il “ritorno della guerra nel cuore dell’Europa”, con la “rottura degli equilibri geopolitici che dal secondo dopoguerra ad oggi avevano retto l’ordine globale” e il “delinearsi di gravi fratture economiche, sociali ed energetiche”.  

“Sono particolarmente orgogliosa -rivendica il presidente dell’Assemblea di Palazzo Madama- del grande lavoro svolto per garantire il buon funzionamento del Senato anche nei momenti più critici. È un impegno che ci ha uniti, al di là delle legittime divergenze di posizioni, e che ci ha portati a superare anche le divisioni apparentemente insormontabili attraverso il confronto pluralistico e l’attenzione costante ai bisogni reali del Paese”.  

“Grazie a questo impegno comune, il Senato è sempre stato un punto fermo di riferimento per i cittadini, perché qui batte il cuore della nostra democrazia, qui -nella leale collaborazione con il Governo- si creano gli antidoti contro il pericoloso male della disaffezione dalla politica”.  

“Ora -conclude Casellati- questa Istituzione sarà chiamata ad affrontare nuove ed importanti sfide. Il prossimo Senato dovrà confrontarsi con il difficile compito di reinterpretare e rilanciare la centralità parlamentare partendo da una composizione profondamente diversa sul piano numerico. Le modifiche al Regolamento che, grazie ad una trasversale collaborazione tra le forze politiche, siamo riusciti a completare nonostante lo scioglimento anticipato delle Camere, consentiranno a questa Istituzione di perseguire con ancora maggiore incisività le proprie funzioni legislative, di indirizzo e controllo”. (Adnkronos) 

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