Mengoni: “La mia ‘Pelle’ si apre al confronto”

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“Per arricchirci culturalmente dobbiamo conoscere e capire nuove culture, facendole penetrare nel tessuto della nostra pelle. Ed è un bene che un disco che parla di confronto con la diversità esca proprio ora”. Parla così Marco Mengoni che ieri sera ha inaugurato al Forum di Assago il nuovo tour nei palazzetti, in contemporanea con l’uscita, domani, del secondo capitolo dell’album ‘Materia’ (dopo ‘Terra’ uscito lo scorso dicembre, è la volta di ‘Pelle’). Non solo, Marco ha già annunciato anche un nuovo tour negli stadi per la prossima estate (farà tappa a Padova, Salerno, Bari, Bologna e Torino).

“Sono felice, contento e anche molto fiero di quello che sto facendo. Siamo alla seconda tappa delle tre che compongono questo progetto: il puzzle comincia a compiersi”. Un percorso in tre album per mostrare tre anime differenti, ma complementari, che uniscono le origini musicali di Mengoni, le sue ricerche sonore e la sua attenzione verso la contemporaneità. Tre album che, in tre mondi sonori differenti, rappresentano e raccontano la sua unicità musicale, attraverso la narrazione di ciò che per lui è importante. Dopo aver raccontato le proprie radici, con questo nuovo capitolo ‘Materia (Pelle)’, il cantautore presenta le sue ricerche musicali e le contaminazioni che da sempre lo attraggono, le quali si fondono creando sempre qualcosa di nuovo. ‘Materia (Pelle)’ porta dentro di sé un messaggio di apertura: nella musica non possono esistere confini e barriere. Un disco corale che si è arricchito di elementi ascoltati ed elaborati da culture musicali diverse: “Per me incontrare e approfondire cose nuove, che non conosco dalla nascita è nutrimento, è arricchimento”. Durante il percorso di scrittura di Materia (Pelle), come raccontato all’interno del booklet, Mengoni, un po’ per curiosità e un po’ per gioco, si è sottoposto ad un test del DNA per conoscere tutte le etnie presenti in lui. Il test ha confermato la direzione che Marco aveva scelto per Materia (Pelle), infatti, come lui stesso racconta: “questo disco è solo per il 35% italiano, l’altro 65% è contaminato dal resto del mondo”.

Con Materia (Pelle) Mengoni vuole raccontare e celebrare il valore della complessità e la diversità che si nutre di mix e suoni presi da tutto il mondo che si sposano con atmosfere apparentemente lontane: dall’urban all’elettronica, il clubbing e il pop anche più tradizionale. Un album di ricerca e di collaborazione, un lavoro realizzato con attenzione interpellando esperti di sonorità provenienti da tutto il mondo, per approfondire e farsi attraversare dalla diversità per arricchirsi, conoscere e capire nuove culture, facendole penetrare nel tessuto della nostra pelle in modo che lascino un segno in noi.

Materia (Pelle) si sviluppa lungo 13 tracce (15 nella versione CD) e apre con il brano No Stress, un inno energico e vitale che ci invita a trovare il nostro spazio e il nostro rituale che ci allontana dalla frenesia in cui siamo immersi. L’album prosegue con In città, traccia dai ritmi e dalle sonorità clubbing con Mace alla produzione, che dopo la collaborazione su Cambia un uomo, torna a lasciare la sua impronta in questo viaggio all’insegna della contaminazione tra mondi e atmosfere diverse. In città è una tempesta di ritmo che ci fa immergere in una storia di incontri e di persone che mutano la percezione e la visione dell’atmosfera frenetica e caotica di una metropoli come Milano. La tracklist prosegue con Attraverso te (feat. La rappresentante di Lista), il primo feat che incontriamo nell’album realizzato con La Rappresentante di Lista che ha portato questo brano a Marco: “sono magia, abbiamo prolungato le sessioni in studio perché si è creata una bellissima sintonia creativa”. Il brano racconta del viaggio attraverso l’altro che comporta un reale arricchimento per l’essere umano. Nella canzone è tangibile l’urgenza di immergersi in mondi diversi, la curiosità e i segni dell’attraversamento che restano sulla nostra pelle come testimonianza di un incontro. La quarta traccia di Materia (Pelle) è Tutti i miei ricordi, il singolo attualmente in rotazione, qui Il mondo del clubbing si fonde con i tanti strumenti presenti in questo brano, dagli archi ad elementi più inaspettati come la body percussion, mentre Marco racconta di una presa di coscienza dell’importanza del passato e di quei ricordi che saranno la “schiena contro il vento” per affrontare il futuro.

L’album prosegue con un’altra contaminazione musicale tra mondi solo apparentemente distanti: in Chiedimi come sto (feat. Bresh) la voce di Mengoni si unisce a quella del rapper genovese Bresh, “una delle penne più interessanti all’interno del panorama urban, che ha scritto la sua strofa dando un twist nuovo al brano” secondo Marco. Nel brano l’unione diventa un punto di forza, così come la diversità, che viene abbracciata sino a rappresentare una peculiarità e non un ostacolo. Migliore di me è la sesta traccia di Materia (Pelle) ed è chiarezza e trasparenza, una presa di coscienza complessa all’insegna dell’onestà intellettuale nella sua dimensione più pura: il cantautore si mette a nudo, mostrando il ritratto di chi si ritrova ad ammettere i propri errori. Si passa poi a Unatoka wapi, considerato da Marco il manifesto del disco, il titolo è una frase in lingua swahili che significa “da dove vieni”: che – come spiega Mengoni, “oggi non è tanto una domanda che muove dalla curiosità e dalla voglia di scoprire veramente l’altro, ma contiene già un giudizio”.

Questa domanda rappresenta il filo conduttore del brano realizzato con la produzione di Cristiano Crisci, attento ed esperto conoscitore delle sonorità africane e con l’utilizzo di strumenti unici come balafon, ngoni, mbira e karimba. L’album prosegue con Neruda, pezzo con cui Mengoni sceglie di celebrare un’altra figura che lo ha ispirato negli anni, tracciando un percorso di continuità rispetto ai brani già dedicati a Frida Kahlo e Muhammad Ali. Ricca di cori, la canzone nasce l’dea di riprodurre lo spirito complice e goliardico del dopo cena in un locale spagnolo quasi clandestino. Marco lo racconta così: “Ricordi alcolici di un’anima riempita di sensazioni di un’estate iniziata a maggio e poi denudata dall’arrivo dell’autunno. Il ricordo è forte e fa sì che non si soffra molto per questo abbandono”. La tracklist continua con Parlami sopra, un inno alla leggerezza e alla spensieratezza, in cui la ricerca dell’altro assume le sembianze di un viaggio nell’anima tutto da scoprire. Questo brano è un collage di atmosfere musicali di diverse provenienze, una sorta di viaggio dall’Africa all’Oriente, passando per l’Europa. Arriva poi il momento di Respira, un’ode alla figura della madre, con un testo dalla profonda intensità emotiva che viene bilanciato dall’allegria e dalla leggerezza dell’universo melodico e ritmico, ricco di contaminazioni africane che si mischiano all’elettronica.

Il brano che chiude l’album in digitale è Ancora una volta (con Samuele Bersani), un testo intenso e poetico accompagnato da una melodia dolce, che richiama l’armonia delle voci di due grandi amici e complici, “non la considero una collaborazione, per me è il regalo più grande da un artista per me immenso che sono felice di chiamare amico”. Mengoni e Bersani insieme danno vita ad uno spazio sospeso in cui le loro voci si amalgamano alla perfezione. Nella versione CD di Materia (Pelle) è contenuta anche Caro amore lontanissimo, brano inedito di Sergio Endrigo interpretato da Marco Mengoni, un brano che tempo fa la figlia del cantautore, Claudia Endrigo ha affidato a Marco e che all’interno di Materia (pelle) rappresenta “il ritorno a casa, dopo aver fatto il giro del mondo”. Registrata con orchestra in presa diretta questa canzone rappresenta una esplorazione ancora diversa del mondo musicale di Mengoni: la stima che lo lega ai grandi cantautori della nostra tradizione musicale. Marco ne ha riconosciuto da subito l’affinità con la storia de Il Colibrì, film di Francesca Archibugi in uscita il 14 ottobre, in cui il brano è stato inserito risultandone un perfetto tassello narrativo.

Come in Materia (Terra), anche nella tracklist di Materia (Pelle) compaiono degli appunti nati durante le sessioni di registrazione con lo scopo di far immergere a pieno l’ascoltatore nell’atmosfera eterogenea che domina l’album. L’Appunto 3. 16-03-2022 nasce da divagazioni di Marco e Témé Tan durante le sessioni per la composizione e registrazione di Respira. Questo appunto suona come un sospiro, un canto estemporaneo che grazie alla musicalità della lingua spagnola accompagna con dolcezza e delicatezza l’ascoltatore. L’Appunto 4. 27-06-2022 è uno sviluppo alternativo del sample di voce di “Chiedimi come sto” e riflette parte delle suggestioni che pervadono il disco, che a tratti richiamano le atmosfere eteree dei canti corali.

“Ogni brano di Materia (Pelle) è composto da tante schegge con riflessi differenti che si incontrano e si uniscono per creare qualcosa di nuovo, senza appartenere a nessuna categoria, a nessun genere, senza fissarsi in un luogo preciso, ma che maturano, evolvono e si arricchiscono”. Per creare questo spettro di influenze Mengoni ha collaborato con una rosa di produttori capaci di maneggiare e comprendere al meglio i materiali a cui volevano dare forma. Tutti i miei ricordi è il primo brano di Mengoni ad essere prodotto da DRD, nome d’arte di Dario Faini, mentre per In città, brano dalle atmosfere particolarmente clubbing, Mengoni si è fatto affiancare da Mace, produttore che affonda le sue radici nel mondo del clubbing e nell’underground. In Materia (Pelle) ritorna nuovamente il tocco di B-CROMA, duo di giovani produttori italiani dall’attitudine moderna/contemporanea già presenti in Materia (Terra). Oltre a queste già collaudate collaborazioni, torna ancora E.D.D., alias per i lavori come producer di Giovanni Pallotti, bassista e produttore da tempo al fianco di Marco, che firma la produzione dei brani in cui Mengoni approfondisce il suo lato più intimo e introspettivo, come Ancora una volta e Migliore di me, a cui il produttore Popolous dona un andamento quasi reggaeton. Per le produzioni con sonorità più etniche è intervenuto Cristiano Crisci, “lo scienziato della ritmica africana” come viene definito da Mengoni, che ha supportato il cantante nella realizzazione di uno dei primi brani nati per questo album, ossia Unatoka Wapi. Zef e Marz partecipano a Chiedimi come sto portando la loro cifra stilistica e dando al pezzo il suo spirito urban contemporaneo, inoltre Zef firma anche la produzione di No Stress. Simon Says, oltre a firmare Attraverso te e Neruda come autore, ne segue anche la produzione. Il tocco del polistrumentista afro-belga Témé Tan si fa sentire all’interno di Respira (realizzata insieme al producer Noza) e di Parlami Sopra, in cui si percepisce anche lo stile che spazia tra urban, trap, latin ed 80’s di Sixpm.

La direzione artistica di Materia (Pelle) è di Marco Mengoni con Giovanni Pallotti. Marco Mengoni inoltre ha curato personalmente le produzioni e gli arrangiamenti vocali. Mix e master di Andrea Suriani, uno dei più affermati fonici di studio e live. (Adnkronos)

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