Ci sono state “divergenze” e discussioni intorno a Vladimir Putin quando il presidente russo si è trovato di fronte a decisioni cruciali come quella della mobilitazione “parziale”, passati più di sette mesi dall’invasione russa dell’Ucraina. Lo ha ammesso il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. “C’è disaccordo su questi momenti. Alcuni pensano dovremmo agire in modo differente – ha detto al Washington Post -, ma questo rientra nel normale processo di lavoro”.
E sulle divergenze all’interno della cerchia ristretta di Putin, ha risposto: “Ci sono discussioni di lavoro, sull’economia, sulla gestione dell’operazione militare. Ci sono discussioni sul sistema d’istruzione. Fa parte del normale processo di lavoro e non è un segnale di spaccature”.
Secondo informazioni ottenute dall’intelligence Usa, ha scritto il Post, all’interno della cerchia ristretta di Putin c’è una persona che nelle ultime settimane avrebbe manifestato direttamente al capo del Cremlino il proprio disaccordo sulla gestione della guerra in Ucraina, un’informazione che è stata ritenuta tanto significativa da essere inclusa nel briefing quotidiano di Joe Biden e condivisa con altri funzionari Usa. Ma per Peskov si tratta di informazioni “assolutamente non vere”. (Adnkronos)