“Quando ci hanno pensato i nostri progenitori, ci hanno lasciato delle città meravigliose in cui viviamo, università, scuole, ospedali. Bisogna pensare così. Dobbiamo essere capaci di progettare il futuro, dare a questo Paese la forza che ha avuto nel passato e che abbiamo ereditato. Qui siamo in una sala in cui gente del 1200 ha pensato a come si dirigeva una città. Dobbiamo tornare ad essere quelli che siamo stati e siamo oggi in tutto il mondo. Non c’è un posto nelle grandi Aziende nel mondo dove non ci siano italiani”, dice Salini.
“Abbiamo partecipato al progetto perché ritenevamo che il nostro ruolo di Webuild è quello di creare lavoro, di aggregare imprese, di essere parte della filiera. Riuscire a creare lavoro è il nostro obiettivo. Riuscire a realizzare il Pnrr come Paese è una sfida che non possiamo perdere. Oggi a Genova si comincia fare uno dei grandi lavori previsti dal Pnrr. E’ un segnale importante come lo è stato aver fatto il ponte di Genova nei tempi che la città ha verificato. Anche per questo progetto adotteremo gli stessi standard di trasparenza: telecamere tutto il giorno accese perché tutti possano vedere quello che stiamo facendo. La città parteciperà a questa operazione con una conoscenza e trasparenza totale. Ci aspettiamo dai genovese lo stesso grandissimo cuore che ci hanno mostrato per il ponte”, sottolinea Salini. “Il nostro è un gruppo capace di realizzare le infrastrutture in tempi importanti portandosi dietro un sistema industriale e commerciale nel Paese. I problemi si devono superare. Noi siamo pagati apposta per risolvere i problemi e fino ad oggi mi sembra che lo abbiamo fatto. Una battuta finale per sottolineare il peso dell’impegno assunto. “Tutto mi preoccupa, Fare le cose in questa maniera vuol dire non dormire la notte”