Decreto Rave e ‘musica non autoctona’

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L’emendamento fake spopola

Una valanga di commenti su Twitter tra lo stupito, l’indignato e l’irriverente. A scatenare gli utenti un emendamento del Viminale al dl Rave che da stamattina circola sui social. Si tratta di un fake però e a spiegarlo è stato lo stesso autore, Carmelo Palma, in un post dal titolo ‘Un bel gioco, dura poco’. Non prima però che la faccenda diventasse virale.  

Questo il finto l’emendamento: “All’art.5, comma 1, capoverso art.434-bis, aggiungere infine il seguente comma: ‘La norma si applica esclusivamente ai raduni con finalità ludico-ricreative, aventi ad oggetto la fruizione di musica non autoctona e il consumo di sostanze psicotrope di cui al Dpr 309/1990”. E a sollecitare l’ironia degli utenti social è stato il passaggio sulla ‘musica non autoctona’. Scrive Genio78: “Ero in macchina a cantare Romagna Mia, quando mi ferma la polizia. Uno dei poliziotti: ‘Lei sta cantando musica non autoctona, qui siamo nelle Marche’. Aveva ragione lui, avevo passato Rimini senza accorgermene. 70 euro di multa e sgombero immediato dell’autoradio”. E Giuli1979: “Pensavamo volessero impedire manifestazioni e cortei e invece con ‘musica non autoctona’ puntavano solo a salvaguardare il liscio”. E via scorrendo.  

L’autore del fake nello svelare lo scherzo, argomenta: “Pensavo di fare un post simil-Lercio, invece ho fatto un piccolo esperimento sociale” che “conferma che di fronte a un governo e a un legislatore così improbabile tutto diventa possibile e può essere creduto come vero, perché il confine razionale tra il credibile e l’incredibile è completamente saltato”.

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