Ha ucciso una donna e, poi, una famiglia in Cina. La Squadra Mobile di Padova ha arrestato un 46enne cinese, ricercato a livello internazionale dalle autorità locali per diversi omicidi commessi nel suo Paese d’origine. Nel giugno 2001 una giovane coppia di cinesi e il loro figlio vennero uccisi a coltellate nella loro casa di Dengta, città di Liaoyang provincia di Lioning. Sul posto, e in particolare sul corpo della donna, gli inquirenti trovavano tracce di liquido seminale. A distanza di 8 anni, nel febbraio del 2009, il fatto fu collegato con un altro precedente omicidio, commesso nel 1996 nella città di Dalian ai danni di una donna.
Attraverso la successiva comparazione del Dna, nel marzo del 2020 fu finalmente identificato l’autore degli omicidi, individuato proprio nel 46enne nei cui confronti venne a quel punto emesso dall’Ufficio di Sicurezza nazionale cinese un mandato di arresto per omicidio volontario, punito dal codice penale cinese con la pena di morte o dell’ergastolo. L’Interpol cinese ne ha esteso le ricerche in ambito internazionale, con richiesta di cattura per la successiva estradizione. In passato aveva già provato a presentare richiesta di soggiorno nelle province di Cosenza e Prato, ma senza successo.
La polizia lo ha riconosciuto nel corso di alcuni controlli effettuati, dopo l’ennesima richiesta di soggiorno, presentata questa mattina. Arrestato in via provvisoria a fini estradizionali, l’uomo è stato portato nel carcere di Padova e messo a disposizione del Presidente della Corte d’Appello di Venezia. (Adnkronos)