Ocean Viking: Francia nega asilo a 123 migranti

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Oltre la metà dei migranti dell’Ocean Viking, ossia 123 persone, è stata oggetto “di un rifiuto di ingresso in territorio” francese. La nave è approdata la scorsa settimana a Tolone ed è stata al centro di tensioni tra Francia e Italia.

Ad annunciare il rifiuto davanti al Consiglio di Stato è stato oggi il ministero dell’Interno di Parigi. Delle 234 persone soccorse in mare, una quarantina di minori isolati sono stati presi in carica dagli aiuti sociali all’infanzia. Gli altri 189, ossia tutti gli adulti, sono stati trasferiti in una “zona di attesa” chiusa dove sono stati ascoltati dai funzionari dell’Ufficio francese per la protezione dei rifugiati e degli apolidi (Ofpra) chiamato a decidere sulla loro richiesta di asilo.

L’Ofpra ha emesso “123 pareri sfavorevoli” nei confronti di altrettante persone, che si vedranno respinto l’ingresso sul territorio, secondo quanto dichiarato da Charles-Edouard Minet, vicedirettore del consiglio giuridico e del contenzioso del ministero, durante un’udienza dell’alta giurisdizione amministrativa. L’agenzia francese per l’asilo ha emesso “66 pareri favorevoli ad un’ammissione sul territorio”, ha precisato il rappresentante del ministero, senza precisare tuttavia se i 123 migranti oggetto di pareri sfavorevoli andranno incontro ad una procedura di espulsione.

Migranti, Eliseo: “Da Italia brutto gesto, ma importante cooperare”

Il rifiuto italiano di accogliere la Ocean Viking è stato “un brutto gesto”, ma “l’importante è continuare la cooperazione”. Il commento, citato da Bfmtv, viene oggi dall’Eliseo. La posizione francese appare tuttavia più ammorbidita rispetto a prima, quando il portavoce del governo Olivier Veran aveva annunciato lo stop alla ricollocazione di 3mila migranti provenienti dall’Italia.

L’Eliseo ora fa sapere che “le persone sbarcate a Tolone saranno scontate da quanti sono accolti quest’anno a titolo di solidarietà con l’Italia”. A bordo dell’Ocean Viking c’erano 234 migranti. “La pressione migratoria è fortemente cresciuta in questi ultimi anni in Europa e le nostre regole non sono state costruite per questa situazione” conclude l’Eliseo.  (Adnkronos)

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