Vescovo prende distanze da evento
La Diocesi di Ventimiglia – Sanremo prende le distanze dal Festival della Canzone Cristiana dopo l’annuncio, da parte del direttore artistico Fabrizio Venturi, della partecipazione dell’ex parlamentare e attivista Lgbtq+ Vladimir Luxuria. Si tratta della seconda edizione della manifestazione di musica cristiana, in programma a Sanremo il 9, il 10 e l’11 febbraio 2023, in concomitanza con il Festival della Canzone italiana.
L’invito di Venturi a Vladimir Luxuria è arrivato dopo che la stessa, nella trasmissione ‘BellaMa’’, in onda su Rai2, condotta da Pierluigi Diaco, aveva affermato di essere “tornata a essere cattolica, perché Dio accoglie tutti”, aggiungendo: “Non mi sentivo degna di esserlo per la mia identità sessuale, poi Don Gallo mi ha convinta che non dovevo mettere in discussione la mia fede in Dio. Ho ripreso ad andare a messa e a fare la comunione. Pensavo che non sarei stata accettata e, invece, mi hanno accolta a braccia aperte”.
Il Sanremo Cristian Music Festival per la sua seconda edizione ha ottenuto i Patrocini anche della Regione Liguria, a firma del Presidente Giovanni Toti, e della Provincia di Imperia, a firma del Presidente Onorevole Claudio Scajola. Ma la Diocesi, guidata dal vescovo di Sanremo e Ventimiglia Antonio Suetta, che nella prima edizione aveva sostenuto e patrocinato l’iniziativa di Venturi insieme al Comune di Sanremo, quest’anno si allontana e scrive sul sito: “Jubilmusic è oggi l’unica iniziativa ufficiale della Diocesi di Ventimiglia – San Remo nel settore della musica cristiana o christian music, che, a partire dalla manifestazione appena conclusa, già guarda all’ edizione 2023, che si terrà a novembre del prossimo anno. Va da sé che la Diocesi non ha in oggi concesso e non può concedere il patrocinio diretto o indiretto o qualsivoglia forma di appoggio ad altre iniziative di musica cristiana o christian music diverse da Jubilmusic, che venissero organizzate a Sanremo nel 2023 o negli anni a venire. Tali eventuali iniziative non rivestirebbero quindi un carattere ecclesiale, senza alcun riconoscimento, collegamento o appoggio da parte della Diocesi di Ventimiglia – San Remo o da altre realtà ad essa connesse né alcun inserimento nei percorsi pastorali della Chiesa locale”.
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