Viktor Bout, Pentagono: “Tornerà a trafficare armi”

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– Dopo lo scambio voluto da Joe Biden per riportare a casa Brittney Griner, al Pentagono c’è chi non nasconde la preoccupazione per il rilascio del trafficante di armi Viktor Bout, riconsegnato alla Russia in cambio della cestista americana. La paura è che il ‘mercante di morte’ torni ai suoi traffici internazionali di armi, alimentando così conflitti in tutto il mondo, in particolare in Africa.

“Credo che vi sia il timore che ritorni a fare lo stesso lavoro che faceva in passato”, afferma a Politico un alto funzionario del Pentagono, parlando di Bout che era stato condannato a 25 anni di prigione per aver consegnato missili a un’organizzazione terroristica che puntava a uccidere americani.

Ancora più netto il giudizio del senatore democratico Bob Menendez, capo della commissione Esteri, che afferma: “Non possiamo ignorare che rimandare Bout in giro per il mondo è una decisione molto inquietante”. “Dobbiamo smetterla di invitare regimi dittatoriali a usare gli americani all’estero come merce di scambio”, aggiunge, chiedendo una politica più chiara nello scoraggiare i viaggi degli americani in Russia.

A queste preoccupazioni ha risposto il portavoce del Consiglio di Sicurezza della Casa Bianca, John Kirby: “Faremo in modo di difendere il nostro Paese da ogni minaccia, così con Bout di nuovo in circolazione, staremo concentrati nel difendere il Paese”.

Dal Pentagono spiegano poi che nel caso di un ritorno del ‘mercante di morte’ alla sua attività, i militari americani cercheranno di convincere i Paesi africani – a cui Bout ha venduto armi sofisticate, in particolare in Sierra Leone e Angola – che il trafficante non ha a cuore i loro interessi.

“Se il suo network sarà riattivato – concludono le fonti – allora noi spiegheremo i rischi che armi illecite rappresentano per la loro prosperità”. (Adnkronos)

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