Manovra 2023, Ue boccia misure su Pos, pensioni e contante

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(Adnkronos) – La manovra economica dell’Italia per il 2023 è “complessivamente in linea con le indicazioni e con le linee guida” contenute nella raccomandazione del Consiglio Ue del luglio scorso. E’ l’opinione della Commissione europea, per la quale il piano di bilancio è basato su “assunzioni macroeconomiche plausibili sia nel 2022 che nel 2023”. Allo stesso tempo però ‘boccia’ il condono cartelle sotto i 1.000 euro, l’ok al rifiuto del Pos sotto i 60 euro e la proroga dei prepensionamenti nel 2023 

La Commissione europea “è dell’opinione che l’Italia non ha ancora fatto progressi riguardo alla parte strutturale delle raccomandazioni di bilancio contenute nella raccomandazione del Consiglio del 12 luglio 2022 nel contesto del Semestre europeo e invita pertanto le autorità ad accelerare i progressi”, fa presente inoltre la Commissione.  

Nel 2023, aggiunge la Commissione, la crescita della spesa corrente finanziata a livello nazionale “è prevista al di sotto della crescita a media termine dell’output potenziale” ed è quindi “in linea con le raccomandazioni del Consiglio”.  

“Una descrizione completa dei progressi fatti nell’attuare le raccomandazioni specifiche per Paese sarà fatto nel rapporto sul Paese del 2023 e valutato nel contesto delle raccomandazioni specifiche per Paese, che verranno proposte dalla Commissione nella primavera 2023”, conclude l’esecutivo Ue. 

Gentiloni
 

L’opinione della Commissione europea sulla manovra economica dell’Italia per il 2023 è “complessivamente positiva”, ma “con alcuni rilievi critici”, spiega il commissario all’Economia Paolo Gentiloni, a Strasburgo. “Nei saldi – continua – la proposta di legge rispetta le raccomandazioni del Consiglio di luglio, in sostanza di tenere sotto controllo la spesa corrente, in un periodo caratterizzato da alta inflazione e di stretta nella politica monetaria”. 

“Questa raccomandazione – continua – è stata recepita dal governo, come hanno fatto la maggior parte dei Paesi ad alto debito, con alcune eccezioni. Ci sono alcuni aspetti positivi, come gli impegni di spesa per investimenti, legati alla transizione verde e all’innovazione tecnologica. Ci sono dei rilievi su alcune misure: sul piano strutturale, c’è l’invito a procedere sulla riforma del Fisco e su singole misure ci sono rilievi su misure legate ai pagamenti digitali e all’evasione fiscale”. 

I rilievi si concentrano “su misure non in linea con le raccomandazioni rivolte all’Italia negli ultimi anni sul tema della lotta all’evasione fiscale, le sanzioni sull’impossibilità di effettuare pagamenti digitali, sulla prudenza nella spesa pensionistica e sull’importanza di procedere, con gradualità, ad una riforma fiscale che alleggerisca la tassazione sul lavoro”, conclude. 

Giorgetti
 

“La commissione ha promosso la nostra manovra giudicandola “in linea”: l’Italia è quindi inserita nella metà dei paesi europei che sono dalla parte giusta. Questo risultato è una grande soddisfazione”. Così il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, in una nota. ”Abbiamo smentito i gufi nazionali: serietà e responsabilità pagano e continueranno a essere alla base di ogni nostra decisione”, ha aggiunto. 

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