Covid e variante Kraken, l’esperto: “Virus trova modo per farci male”

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(Adnkronos) – “Il mondo ha abbassato la guardia su Covid-19. Ma l’ultima forma dominante, Xbb.1.5, ci dice che lo stiamo facendo proprio mentre il virus trova nuovi modi per farci del male”. La nuova variante Kraken “mostra che il virus è in continua evoluzione per diffondersi più rapidamente e infettarci in modo più efficiente. Ciò dovrebbe servire da campanello d’allarme”. Lo sottolinea lo scienziato americano Eric Topol, direttore dell’istituto Scripps in California, in un editoriale sul Washington Post.  

Xbb1.5, soprannominata Kraken, “si distingue dalla zuppa di varianti Covid che sono sorte negli ultimi mesi – avverte Topol – Sebbene non vi sia alcuna indicazione che sia più patogena o virulenta, la sua capacità di diffondersi è impressionante, vista la rapidità con cui è aumentata fino a diventare dominante a New York e negli Stati contigui. Xbb1.5 rappresenta ora ben oltre il 75% delle infezioni a New York, Connecticut, New Jersey e Massachusetts. I ricoveri sono aumentati tra gli anziani a livelli superati solo dalla prima ondata di Omicron”. Cosa possiamo fare per difenderci? Per lo scienziato, è “essenziale fare i booster, e poi mascherine di qualità, test rapidi prima di grandi eventi, distanziamento e sistemi di ventilazione meccanica e filtraggio possono aiutare a proteggersi dall’infezione”.  

La variante Xbb1.5, prosegue Topol “ci sta dicendo che non possiamo dimenticare. Il virus ci sta dicendo che ha molti altri modi per evolversi, che non solo può ingannare o eludere la nostra risposta immunitaria, ma può anche migliorare la penetrazione nelle nostre cellule. Cosa succederà? Vedremo sorgere un’intera nuova famiglia di varianti distinte dalla famiglia omicron? È del tutto possibile”. Ma, secondo il ricercatore, “non siamo pronti per questo. La sorveglianza genomica in tutto il mondo è diminuita del 90% dall’inizio del 2022. È inaccettabile. La Cina è nel bel mezzo di una crisi Covid senza misure di mitigazione e potrebbe diventare un terreno fertile per varianti importanti nei prossimi mesi”. 

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