Banca Generali e Agenda 2030, appuntamento con l’astronauta Cheli

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(Adnkronos) – “Una linea blu sottile all’orizzonte con alle spalle il buio dell’universo: stiamo parlando dell’atmosfera e di quanto essa sia simbolo della fragilità del nostro Pianeta”. Sono le parole dell’astronauta e pilota Maurizio Cheli pronunciate durante l’intervista organizzata da Banca Generali nell’ambito del ciclo di incontri dedicati alla sostenibilità e all’innovazione. Nel 15esimo appuntamento di Bg4Sdgs, la Banca del Leone pone l’attenzione sulla salvaguardia del Pianeta e in particolare affronta alcune delle tematiche relative al 15esimo Sdgs ‘Vita sulla Terra’ con il punto di vista di un astronauta.  

“Lo spazio si offre oggi come laboratorio di ricerca e di sviluppo di soluzioni in diversi campi della conoscenza umana con l’obiettivo di far fronte a quel divario tecnologico che ancora ci divide dal raggiungimento degli obiettivi presentati nell’Agenda Onu 2030 – commenta Cheli – Quando voli nello spazio a bordo di uno shuttle ti accorgi di essere all’interno di un mezzo senza il quale non potresti sopravvivere. Se guardi poco più giù, un pianeta in viaggio con circa 8 miliardi di persone. Ed è proprio in quel momento, quando guardi la Terra, che siccità, deforestazione, inquinamento, scioglimento dei ghiacciai si trasformano in immagini che abbandonano la mera forma di concetti astratti”.  

La deforestazione e la desertificazione, causate dalle attività dell’uomo e dal cambiamento climatico, pongono sfide considerevoli in termini di sviluppo sostenibile, e hanno condizionato le vite e i mezzi di sostentamento di milioni di persone che lottano contro la povertà. 

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